(Il Tempo-A.Austini) Il mercato come un domino. Atre giorni scarsi dalla fine del mercato, la Roma deve chiudere un piano di operazioni a incastro.
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Accordo con Palacio
(Il Tempo-A.Austini) Il mercato come un domino. A tre giorni scarsi dalla fine del mercato, la Roma deve chiudere un piano di operazioni a incastro.
Borriello a Parigi, Palacio in giallorosso: queste le manovre per l’attacco programmate a Trigoria, dove arriveranno anche due centrocampisti, entrambi stranieri, e il difensore Kjaer, fino a prova contraria. La trattativa con il Paris Saint Germain per Borriello è alle battute finali. Il centravanti, attualmente a Milano per curare il torcicollo con l’agopuntura, si è deciso ad andare in Francia, è in contatto con Leonardo e ha chiesto informazioni anche a Menez. La Roma è pronta a salutarlo (risparmierebbe più di 21 milioni di stipendio per i prossimi 4 anni oltre ai ricchissimi premi) ma il Psg non vuole pagare il cartellino subito e spinge per il prestito. I giallorossi preferirebbero incassare adesso 10 milioni, parte dei quali verrebbero investiti su Palacio che nel frattempo ha trovato l’accordo con la Roma. Per l’argentino è pronto un quadriennale da circa 1,8 milioni netti a stagione, meno di quanto gli offre l’Inter che non lo ha ancora mollato e prova ad inserirlo in un mega-affare con Kucka e Viviano. «La nostra intenzione - spiega Preziosi - è di tenere Palacio nonostante l’offerta della Roma sia buona. Da qui a mercoledì può succedere di tutto». Il ds rossoblu Capozzucca sta trattando da giorni con Sabatini: si ragiona su cifre attorno agli 8 milioni. L’alternativa possibile resta Hernandez se il Palermo prende Gilardino o un’altra punta. Ma prima deve sbloccarsi la situazione di Borriello: pur di liberarsi del suo ingaggio ed evitare una minusvalenza, la Roma finirà per accettare il prestito al Psg. A centrocampo vanno scelti due elementi tra una rosa di nomi. Quasi mollato Guarin del Porto (la richiesta è scesa a 18 milioni: troppi), si tratta con il Lione per Pjanic, con la Dinamo Zagabria per Tomacek mentre un intermediario tiene aperti i discorsi con il Real Madrid per il prestito (difficile) di Lassana Diarra e non più di Gago. Tra questi il bosniaco Pjanic, classe ’90, passaporto comunitario e contratto in scadenza nel 2013, è quello che piace di più. Il Lione ha chiesto 10 milioni, la Roma tratta al ribasso. Sabatini, ieri al lavoro tutto il giorno a Trigoria con Fenucci e atteso oggi a Milano per la stretta finale, tiene aperta ogni pista e già programma le manovre di gennaio: un posto da extracomunitario resterà libero e potrebbe essere occupato da Nicolas Lopez, attaccante uruguaiano non ancora 18enne, bloccato da Sabatini e già in Italia con il padre. Questione Kjaer: la Roma lo prenderà solo se il Wolfsburg rinuncerà all’obbligo di riscatto, peraltro vietato in Italia. Il danese, che il suo contratto in giallorosso lo ha già firmato, sta spingendo per sbloccare l’impasse, Sabatini aspetta una risposta entro oggi e valuta altre opzioni. Ogbonna è difficile, Santon non convince. Infine la questione più delicata: De Rossi non ha ancora accettato l’offerta per il rinnovo e intanto il City sta per rifarsi sotto con un’offerta più alta dei 28 milioni già offerti alla Roma, oltre i 9 all’anno al giocatore. Arrivati a questo punto, però, una cessione di De Rossi è inimmaginabile. Inizierà la stagione senza contratto e la società avrà ancora meno forza per non perderlo gratis tra un anno potrebbe essere costretta a rivedere la proposta.
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