(Gazzetta dello Sport - A.Catapano) Sostiene Sabatini, senza tanti giri di parole, che questa storia del centrale di difesa «è una situazione da sanare in fretta» .
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AAA, cercasi centrale urgentemente. Anzi, ne servono due
(Gazzetta dello Sport – A.Catapano) Sostiene Sabatini, senza tanti giri di parole, che questa storia del centrale di difesa «è una situazione da sanare in fretta» .
L’urgenza nasce da tre esigenze. Primo: c’è un vuoto da colmare, dopo la partenza di Philippe Mexes per Milano. La dimensione del buco ricorda le voragini che si incontrano per le strade della città. Mexes era quel che era, soprattutto negli ultimi mesi, ma pur sempre un difensore di livello mondiale. Trovane uno che non lo faccia rimpiangere. Secondo: Luis Enrique ha qualche lievissima difficoltà con la fase difensiva. Linea del fuorigioco altissima, Zeman al confronto è Trapattoni. Lo dicono le statistiche della Serie B spagnola. Ci ragionano i dirigenti della Roma, che infatti confidano molto nei consigli che saprà elargirgli Aurelio Andreazzoli. Terzo: proprio per il grande lavoro che andrà fatto per trasmettere certi meccanismi a Luis Enrique e poi dargli il tempo di applicarli alla squadra, il ritiro diventerà un passaggio fondamentale.
Meglio soli... Se non allora, quando? Ma al momento, l’unico difensore centrale di un certo calibro convocato per Brunico è il brasiliano Juan. Burdisso è in Argentina per la Coppa America e al ritorno gli spetterà qualche altro giorno di vacanza. Il fratello Guillermo Burdisso potrà fare tutte le vacanze che vuole, è un problema del Rosario Central. Loria ha esaurito il suo rapporto con la Roma e non si sono registrati suicidi. Dunque, c’è il solo Juan. Celebre per il grande senso dell’anticipo ma i muscoli di seta. Tanto che Luis Enrique sul suo conto avrebbe già espresso qualche piccola perplessità.
Cercasi... E allora, come si dice da queste parti, mettici una pezza, anzi due. Tocca a Walter Sabatini. Tra il portiere e il terzino, deve riuscire a infilare almeno un centrale entro il 15 luglio. Meno di dieci giorni per assicurarsi uno tra Simon Kjaer, Matias Silvestre e Angelo Ogbonna, citati rispettando le preferenze del direttore sportivo. Il vero obiettivo di Sabatini è il gigante danese del Wolfsburg, 22enne: portato a Palermo nel 2008 da Rino Foschi, un anno fa il Wolfsburg ha tirato fuori 12 milioni e mezzo per portarselo in Germania. Oggi non costa tanto, ma non meno di 7-8 milioni. Sabatini è disposto a spenderli? Risparmierebbe qualcosa con Matias Silvestre: argentino, 26 anni, reduce da una grande stagione a Catania, ha segnato la bellezza di sei reti, vale 5-6 milioni. Angelo Ogbonna, 23 anni, recentemente convocato da Prandelli in Nazionale, è sul mercato, ma il Torino chiede 15 milioni di euro. Sicuri di non aver un tantinello esagerato? Si fanno pure i nomi di Cesare Bovo, perché a volte ritornano, e di Mathias Jorgensen, centrale del Copenaghen, nome che stuzzica poco Sabatini però.
Ottimismo Nicolas Burdisso, intanto, si dice fiducioso. «Ci voleva un cambio così, una nuova mentalità— racconta l’argentino intervistato da Sky —. Luis Enrique è una scommessa, ma stiamo parlando di una persona che ha tanta esperienza nel mondo del calcio, anche se non ha mai allenato e giocato in Italia. I miei compagni del Barcellona me ne hanno parlato molto bene. Ha un’idea di calcio simile a Guardiola ed è ancora più sanguigno di lui. Questo piacerà tanto alla piazza di Roma» . Che ora, però, aspetta i primi colpi di mercato. «Higuain, Pastore o Lamela? Magari. Sono bravi. Puntare su giocatori di questo livello fa bene anche per il futuro. Chiunque vorrebbe giocare in una squadra come la Roma: è un po’ che non vince, riuscirci sarebbe una bellissima scommessa» . Come la sfida tutta personale di Nicolas Burdisso. «Chiudere la carriera a Roma, ma me lo dovrò guadagnare, dimostrarlo in ogni partita» . Sarà meglio per Luis Enrique.
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