(Gazzetta dello Sport) - Una Roma in transito. La nuova dirigenza non si è ancora insediata e a fare le veci della società sono rimasti Montali, Conti e gli altri della vecchia gestione. La squadra si è chiusa in se stessa, ma a giorni alterni da Trigoria arriva il fragore di un’esplosione, tipo Ménez che non ne può più o Montella che chiede ai nuovi proprietari di metterci da subito la faccia.
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A Trigoria c’è la transizione e la squadra va in altalena
(Gazzetta dello Sport) – Una Roma in transito. La nuova dirigenza non si è ancora insediata e a fare le veci della società sono rimasti Montali, Conti e gli altri della vecchia gestione. La squadra si è chiusa in se stessa, ma a giorni...
Difficile capire dove si andrà a parare. Sul campo si procede a vista. Sconfitta, vittoria, sconfitta, vittoria: è l’altalenante bilancio delle ultime quattro giornate. Tre punti a Udine, zero col Palermo all’Olimpico. Più illogica che magica. Corsa ad handicap per ovvie ragioni di punti la Roma è la grande sfavorita della volata per il quarto posto: meno quattro dalla Lazio, discreto handicap. Significa che non si è padroni del proprio destino, bisogna sperare che le altre inciampino. Il calendario sembra pianeggiante nell’immediato (Bari retrocesso e Milan scudettato o quasi), ma prevede Catania e Samp negli ultimi 180 minuti: se queste due squadre non saranno in salvo, ci sarà da patire. Tempo da perdere non ce n’è più. Per dire, un pareggio a Bari seppellirebbe ogni speranza. Roma americana, Roma balzana: per adesso è così, ma per il futuro niente paura, DiBenedetto fa rima con scudetto.
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