(Il Romanista - E.Masetti) - Si sentono ogni giorno. Concordano nomi e strategie. Cosa far trapelare e cosa no. Come muoversi in Italia e all’estero. Walter Sabatini e Franco Baldini lavorano attivamente alla costruzione della nuova Roma.
rassegna stampa roma
4-3-3, Totti, De Rossi e… Pastore
(Il Romanista – E.Masetti) – Si sentono ogni giorno. Concordano nomi e strategie. Cosa far trapelare e cosa no. Come muoversi in Italia e all’estero. Walter Sabatini e Franco Baldini lavorano attivamente alla costruzione della nuova...
Anche senza avere, per ora, la certezza su chi sarà a guidare la squadra che loro hanno in mente. Una squadra che dovrà avere una fisionomia ben precisa, partendo da un 4-3- 3 corto e rapido in cui i perni saranno De Rossi a centrocampo e Totti in attacco. E’ intorno a loro che si sta costruendo la squadra del futuro, guidata da un allenatore giovane e di successo, pronto a guidarla con idee, passione e professionalità. Un altro punto fermo, come esterno di sinistra nel trio d’attacco, nelle intenzioni dei nuovi dirigenti dovrebbe essere Mirko Vucinic, che però aspetta di conoscere nomi e programmi della Roma del futuro per prendere una decisione definitiva. Tra i due è, senza dubbio, Sabatini quello su cui i riflettori sono più puntati in questo momento. Sarebbe dovuto andare in Argentina già nei giorni scorsi, almeno stando a quanto diceva qualcuno, ma la realtà è che, almeno per ora, Sabatini è a Roma. Se e quando andrà in Sudamerica (forse la prossima settimana) lo farà solo per tornare con l’ok di alcuni giocatori. Il direttore sportivo in pectore potrebbe partire nei prossimi giorni, non appena alcune situazioni che sta tenendo sotto controllo si sbloccheranno. La sua intenzione è quella di prendere l’aereo soltanto quando sarà sicuro di chiudere per determinati calciatori che, da tempo, sono sul suo taccuino. Sia direttamente, sia attraverso persone di sua fiducia. E questo, almeno stando a quanto filtra da persone con cui è a stretto contatto, potrebbe avvenire a breve. Tanto che Sabatini sarebbe (è) pronto a partire in qualsiasi momento. D’altronde, quando mancano pochi giorni all’inizio del mese di giugno, il tempo stringe. Il lavoro di osservare - guardare - visionare - decidere si fa in inverno. Appena salgono le temperature, arriva il momento di acquistare. Dal suo viaggio in Sudamerica (oltre all’Argentina, Sabatini potrebbe fare tappa anche in Uruguay e Brasile) non tornerà a mani vuote: l’obiettivo è quello di portare a casa l’ok di almeno un paio di giocatori, che corrispondano all’identikit più volte tracciato: giovani, di talento, e con un carattere "tosto", di quelli, insomma, capaci di reggere la pressione di una piazza esigente come Roma. Una piazza che, e di questo Baldini e Sabatini ne sono consapevoli, si attende comunque il grande nome. Ecco perché, dall’Argentina, potrebbe arrivare quello che, insieme a Neymar, è considerato uno dei talenti più puri del calcio sudamericano: Erik Lamela. La diciannovenne stella del River Plate, che domenica sarà impegnata contro il San Lorenzo de Almagro, è uno dei nomi che più affascinano Sabatini. Centrocampista offensivo, mancino naturale, in grado di giocare indifferentemente al centro o su entrambi i lati del campo, ha su di sè gli occhi di mezza Europa: la Roma potrebbe convincerlo con la garanzia di un posto da titolare e con le parole di Sabatini, considerato in Argentina un’autentica garanzia. Non solo Lamela però: in Sudamerica c’è anche Leandro Paredes del Boca Juniors, altro centrocampista offensivo con cui il futuro ds ha già raggiunto un accordo di massima qualche settimana fa. Il problema è il costo: per prenderlo la società argentina chiede 6 milioni, la sensazione è che con 4 si possa chiudere, considerando che il ragazzo, dal grande talento (almeno così giura chi lo ha visto dal vivo), ha soltanto 17 anni, essendo nato il 29 giugno 1994. Dal Sudamerica, in Italia, è già arrivato Pastore. «Se la Roma sarebbe una destinazione gradita per Javier? Sicuramente, ma nessuno mi ha contattato» ha detto Marcelo Simonian, l’agente del giocatore, tramite il sito "romanews.eu". «Delio Rossi? Lo stima, ma Javier non sceglie le squadre in base agli allenatori ». Di tutti questi movimenti, come detto, è costantemente informato Franco Baldini. Le parole di Capello «starà con me fino ad ottobre» non hanno assolutamente cambiato lo scenario di una situazione che appare ormai piuttosto chiara: Baldini tornerà a Trigoria non appena l’Inghilterra sarà certa di partecipare ad Euro 2012. Non intende in alcun modo lasciarsi con uno strappo con le persone con cui ha lavorato negli ultimi anni e rispetterà la parola data fino all’ultimo giorno. Per questo, in questi mesi lavorerà a tempo pieno per la FA, la federazione inglese, ma resterà sempre e comunque in contatto con Sabatini. Lo considera il migliore nel suo campo, è stato lui a fare il suo nome agli americani, di lui si fida ciecamente, con lui ha concordato nomi e strategie per la Roma che verrà. Per una Roma che possa ricostruirsi e tornare grande, partendo da una condizione imprescindibile: il gioco. Senza quello, è la convinzione di tutti, non si va da nessuna parte.
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