(Il Romanista - F.Bovaio) Duecentosedici minuti senza segnare sono tantissimi, praticamente due partite e mezza e la Roma, sempre molto prolifica in zona gol, non viveva un periodo di astinenza così lungo da più di tre anni. L’ultima volta le era capitato tra il 28 settembre e il 26 ottobre 2008, quando restò senza segnare per 314 minuti, ovvero dal gol di Vucinic al 31’ di Roma-Atalanta 2-0 a quello, ininfluente, su rigore di Totti al 75’ di Udinese-Roma 3-1.
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216 minuti senza segnare come 3 anni fa
(Il Romanista – F.Bovaio) Duecentosedici minuti senza segnare sono tantissimi, praticamente due partite e mezza e la Roma, sempre molto prolifica in zona gol, non viveva un periodo di astinenza così lungo da più di tre anni. L’ultima...
In mezzo le due sconfitte consecutive di Siena (1-0 il 5 ottobre) e in casa con l’Inter (0-4 il 19 ottobre). In panchina c’era ancora Spalletti, il campionato era quello 2008-09 che non fu entusiasmante come quello precedente, nel quale i giallorossi furono campioni d’Italia per mezzora a Catania, nell’ultima giornata. In quell’autunno 2008 la Roma di Spalletti visse probabilmente il suo periodo peggiore prima di quello che portò alle dimissioni del tecnico di un anno dopo. Da allora, però, in campionato non era più rimasta così tanto tempo senza segnare fino ad oggi. Questa è la statistica, ora le cause andranno spiegate da altri, anche se rinunciare per scelta tecnica ad un bomber vero come Borriello e tenere in panchina uno che ha fatto 207 gol in A come Totti qualche dubbio lo suscita. Specie se davanti ci si presenta a Firenze con tutte mezze punte come Bojan, Lamela e Pjanic. Quanto ad Osvaldo niente da dire. Se le regole ci sono vanno rispettate. Punto e basta e dalla prossima sarà di nuovo in campo.
Intanto però registriamo questo regresso in fase offensiva che già si intuì ad inizio stagione, quando questo gioco molto orizzontale non portava a grandi conclusioni in porta. Vedere poi tutti quei cross arrivati in mezzo all’area fiorentina dove non c’era nessun romanista in grado di sfruttarli di testa ha fatto ancora più rabbia. A questo aggiungiamo i tre espulsi, che danno alla Roma il triste record della squadra con più cartellini rossi sulle spalle del campionato insieme al Genoa (cinque a testa) e il continuo assottigliamento dei centrali di difesa, che dopo gli infortuni di Burdisso e Kjaer in vista della Juve conteranno la squalifica di Juan.
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