rassegna stampa roma
Per capitan Totti una festa a metà
(Il Tempo – A.Serafini) I presupposti per un compleanno perfetto c’erano tutti: a partire dall’accoglienza che gli aveva preservato l’Olimpico.
Invece la serata di Francesco Totti, ha virato sul filo del destino proprio un paio d'ore prima della mezzanotte, quando ripensando ad una smanacciata in meno di Stekelenburg, spegnere le 36 candeline avrebbe avuto un sapore sicuramente più dolce. Nella serata più attesa per regalare la prima vittoria davanti ai propri tifosi, la prima mezz'ora del numero dieci mostrava quanto sia lontana ancora la Roma dalle idee del suo tecnico, e quanto sia ancora determinante nella costruzione del gioco quel ragazzo di cui si può determinare l'età soltanto guardando la carta d'identità.
Corsa, impegno, dedizione e quella ciliegina sulla torta raccolta dopo un tiro sporco di Florenzi proprio sotto la sua curva. Schiacciare e superare continuamente i record, probabilmente non sarà stato nemmeno il primo pensiero, tanta la gioia di tornare a gonfiare quella rete che mancava da più di cinque mesi. Dal quel 5 maggio con il Catania, ne bastava una poter raggiungere il podio dei 216 gol, che da ieri il capitano giallorosso potrà finalmente condividere con Meazza e Altafini. Sicuramente il miglior modo per ingranare la marcia fin da subito e trascinare ancora una volta l'inizio stentato dei suoi compagni.
Ci sarà tempo poi per centrare nel mirino il secondo posto di Nordhal, lontano ormai soltanto nove lunghezze. L'ultima discussione a tempo scaduto con Mazzoleni, non ha rovinato del tutto una festa di compleanno, che Totti ha passato con la famiglia e gli amici di sempre. Ci sarà voluto soltanto più tempo per sbollire quella rabbia, che al fischio finale ha preso più i contorni di una beffa. O semplicemente di una casualità, come ripetuto da uno sconsolato Florenzi a fine gara: «Questo pareggio non è un passo indietro, nel calcio ci sta di prendere un gol che è soltanto frutto del caso. Gli errori li commettiamo tutti. Per i nostri tifosi arriveremo a Torino ancora più carichi». Un'analisi condivisa anche da Castan, freddo e razionale nel commentare un'altra preoccupante battuta d'arresto: «Dobbiamo essere più determinati quando rientriamo in campo: non puoi permetterti di lasciare punti in questa maniera. Ora con la Juve sarà una battaglia»
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