rassegna stampa roma

Zavaglia: «Felipe Anderson? La Roma lo ignorò»

"Pranzai con Aldair che grazie a Zago mi fece avere un colloquio con il vice presidente del Santos"

Redazione

Solo un anno fa qualcuno lo aveva già ribattezzato come l'ennesimo bidone della serie A, oggi Felipe Anderson è il nuovo talento che sta incantando il nostro campionato e che sta trascinando la Lazio in Champions. Di lui si sa tutto o quasi visto che a scovarlo fu, quando aveva appena 17 anni, l'agente Fifa Franco Zavaglia: «Lo vidi casualmente in una partita del campionato Paulista con la maglia del Santos che quell'anno aveva in squadra anche altri futuri campioni come Rafael (Napoli), Jonathan (Inter), Neymar (Barcellona), Ganso (San Paolo)e Danilo (Porto). Mi rimase impresso perché era di diversi livelli superiori rispetto ai suoi pari età».

Tornato in Italia, ad aprile 2010 lo propose a diverse società: «Tra cui Roma, Torino, Parma e Fiorentina ma l'unica a darmi retta fu la Lazio. Il diesse Tare, dopo aver visionato il dvd, mi disse che il ragazzo era molto interessante. Tornai subito in Brasile e pranzai con Felipe, la sorella ed Aldair che grazie a Zago mi fece avere un colloquio con il vice presidente del Santos. Il ragazzo non sapeva ancora della possibilità di approdare alla Lazio, ma l'idea di giocare in Italia lo aveva eccitato tantissimo. Il resto della storia la conosciamo tutti».

Sul futuro del giocatore, Zavaglia non ha mai avuto dubbi: «Ho sempre creduto nel suo valore e posso dire che non ha ancora espresso tutto il suo potenziale. In questo momento è solo al 70% e non appena si formerà a livello fisico diventerà più forte di Neymar». La Lazio intanto è pronto a blindarlo, in settimana la firma sul rinnovo-adeguamento a 1 milione fino al 2019 pià bonus. Un altro Anderson per ora non c'è, ma Zavaglia ha già in mano un futuro talento: «C'è un ragazzo del'99 che secondo me è un Ganso più veloce. Dove gioca? In Brasile, si può prendere a parametro zero e farebbe al caso di diverse società italiane, di più non posso dire».