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Voeller: “Dzeko è il più forte di tutti”, Petruzzi: “Non credo possa essere la guida dei giallorossi”

Due ex giallorossi esprimono il loro giudizio, contrastante, sul bomber bosniaco

Redazione

“Non scherziamo, di attaccanti come Dzeko ce ne sono pochi al mondo”. A dirlo è Rudi Voeller, uno dei numeri 9 per eccellenza della storia romanista amatissimo dai tifosi e con un curriculum da fenomeno, come riporta Francesco Balzani su Leggo.

Il tedesco volante, ds del Leverkusen, non ha dubbi: “Edin è un grandissimo calciatore. E’ un numero nove di una classe assoluta, ce ne sono pochi al mondo come lui. Tenetevelo stretto. So che la Roma non vive un bel momento, ma ha bisogno proprio di giocatori di carattere come Dzeko per riprendersi”. Poi ha concluso a Teleradiostereo: “Non è facile il ruolo di bomber a Roma ma poi quando vinci è tutto bellissimo perché tutti ti vogliono bene. Poi se perdi tre volta di fila diventa pericoloso. Questo, però, fa parte del gioco in Italia dove si vive con maggiore pressione. Tutto è un po’ esagerato nel positivo e nel negativo. Bisogna accettarlo”. (

Chi boccia il ruolo da capitano di Dzeko è l’ex difensore Fabio Petruzzi che di capitani in carriera tra Roma e Brescia ne ha avuti tre mica male come Giannini, Baggio e Totti. “Grande attaccante sì. Leader proprio no. Dzeko non ha qualità da leader. Io speravo potesse arrivare Ibrahimovic anche per coprire quel vuoto caratteriale che la Roma ha dopo l’addio doloroso di due giocatori come Totti e De Rossi - ha rincarato Petruzzi a Tmw-.Uno come Ibra ti dà quel qualcosa in più che serve in campo. È sempre determinante, ha carisma, mentalità. Questo serve ad una squadra soprattutto nei momenti difficili. Dzeko è un grandissimo calciatore, ma per essere leader ci vuole altro. E lui quelle doti non le ha mai avute. Quest’anno la lotta per lo scudetto era aperta, fa male vedere la Roma già rassegnata”.