rassegna stampa roma

Addio Roma. A Verona altro pari e la Juve vola a +9

Non basta il gol di Totti (il suo 240? in A) Garcia: «Noi sfortunati, l’1-1 su autorete»

Francesco Balzani

Il sesto pareggio nelle ultime sette partite dà ragione a Garcia: questa Roma non perde mai. Ma non sa nemmeno vincere e con lo stop del Bentegodi contro un Verona in crisi nera dice probabilmente addio allo scudetto, ridimensionando anche lo scontro diretto con la Juventus (ora a +9) di lunedì prossimo. «Mantenere il 2? posto ormai è l’unica cosa da fare, ora bisogna stare zitti e lavorare. Proteggere questa posizione rappresenta l’unico modo per provare ad attaccare la vetta», l’amara riflessione di Garcia. Il tecnico ieri ha trovato l’ennesimo alibi:«Siamo calati nel finale a causa della stanchezza accumulata in Europa League contro il Feyenoord. Nel primo tempo la Roma ha giocato bene e i nostri avversari con mezza occasione hanno fatto gol (doppia deviazione di Astori e Keita su colpo di testa di Jankovic, ndr). Come si dice da voi, ci manca sempre uno per fare 31, con questo gol, e quella traversa di Ljajic si poteva chiudere la gara.

Ci è mancata fortuna ma ora non dobbiamo perdere fiducia. Abbiamo giocato tre giorni fa, è anche normale nell'ultimo quarto d'ora sentirsi stanchi». In realtà la Roma, se escludiamo una ventina di minuti nel primo tempo, la perla di Totti da fuori area (240? gol in serie A) e la traversa di Ljajic su punizione nel recupero del 1? tempo, non ha fatto granché limitandosi a uno sterile possesso palla e rischiando addirittura di andare sotto quando Torosidis è riuscito a salvare due volte sulla linea. Il tecnico ha insistito con Pjanic e Gervinho lasciando fuori Paredes e Verde (entrato al 82’) mentre Doumbia ha giocato 25 minuti entrando al posto di un Totti furioso per la sostituzione («Aspetta! Porco dinci porco»). «Ma non create casi che non esistono - minimizza Garcia - Ha giocato 65 minuti alla grande, ma ci sono tante partite nei prossimi giorni».«Doumbia ha bisogno di lavorare perché si è fermato a inizio dicembre in Russia e poi è andato in Coppa d’Africa - ha spiegato il tecnico - Pian piano recupererà, ha bisogno solo di un gol per ritrovare la fiducia». Ma più che le scelte di formazione ai tifosi fa paura l’atteggiamento rassegnato della squadra. Il “Consiglio dei Saggi” composto dai senatori dello spogliatoio, sembra aver abbandonato Garcia: Maicon ha smesso di giocare con continuità; Pjanic è un fantasma e medita forse di andarsene; De Sanctis e De Rossi non rilasciano dichiarazioni da tempo. Solo Manolas si è presentato di fronte ai microfoni: «È un momento difficile, non siamo forti come vorremmo. Nel primo tempo però potevamo stare 0-3».