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«Una bomba allo stadio»

Allarme ad Hannover, cancellata Germania-Olanda. Serata di terrore Stazione evacuata, Merkel scortata. Gli 007 allertati dai servizi stranieri

Redazione

«Avevano previsto di far esplodere un ordigno nello stadio. L’avvertimento chiave ci è giunto 15 minuti dopo l’apertura dei cancelli». Le parole del capo della polizia di Hannover, Volker Kluwe, sono secche e non lasciano spazio a dubbi. Volevano una strage e la volevano allo stadio della città della Bassa Sassonia. La vetrina dell’orrore doveva essere l’amichevole di lusso Germania-Olanda, rinviata con i tifosi già sulle tribune. La polizia ha avuto la soffiata giusta dai servizi segreti stranieri su un possibile attentato dinamitardo di matrice islamica ed è riuscita a sventare un’altra strage. Ancora il calcio, dopo i kamikaze di Saint Denis. Era prevista anche la presenza della Cancelliera Angela Merkel, che è stata dirottata in un luogo sicuro proprio mentre si recava Hdi-Arena, così come i giocatori della Nazionale tedesca. Un match già considerato ad alto rischio dopo i fatti di Parigi e proprio grazie alla massiccia presenza di forze speciali allo stadio è stato sventato l’attentato. A quanto pare l’esplosivo sarebbe stato nascosto in un paio di auto mediche di soccorso: Non solo lo stadio. In tutta la città della Bassa Sassonia è allarme terrorismo: anche la Konzerthalle è stata evacuata, come la stazione per un pacco sospetto, chiusa la metropolitana. «Non possono esserci risposte concrete a tutte le domande sulla decisione di annullare la partita di Hannover, questo renderebbe insicura la popolazione», ha detto a caldo il ministro dell' Interno Thomas De Maiziere nel corso di una conferenza stampa convocata d’urgenza a tarda ora ieri sera. Il ministro dell'Interno della Bassa Sassonia ha detto che fino alle 23 non erano stati compiuti arresti, nè era stato ritrovato esplosivo, anche se numerose auto sono state perquisite. Dalle autorità ufficiali nessuna conferma nemmeno sulla presenza di un’ambulanza imbottito di esplosivo. A Wembley, intanto, dove giocavano Inghilterra e Francia gli 80 mila spettatori (compresi il principe William e il premier David Cameron che hanno deposto corone di fiori sul prato verde) si sono stretti attorno ai Blue e tutti insieme hanno cantato prima dell’amichevole la Marsigliese. Commozione tra giocatori e tifosi. Tutto è filato liscio a livello di sicurezza, con un imponente servizio d’ordine e livelli di controlli mai visti prima. A far da contraltare quello che è successo in Turchia, invece, dove i tifosi di casa, prima dell’amichevole con la Grecia, hanno urlato "Allahuakbar" e hanno fischiato il minuto di silenzio per vittime di Parigi.

(E. De Franceschi)