Da Morata a No..rata. Tutti vogliono lo spagnolo, ma nessuno (per ora) se lo piglia. Di sicuro non la Roma, scrive Francesco Balzani su Leggo, a quel prezzo. Il motivo sta nel gioco al rialzo adottato nelle ultime ore dall'Atletico Madrid. Gli spagnoli, ingolositi dall'asta, hanno bloccato il rinnovo che avrebbe ufficializzato la clausola a 12 milioni e utilizzato quella vecchia da 21 facendo così irrigidire prima la Roma poi l'Inter che comunque ora appare in vantaggio. I giallorossi, conosciuti i costi tra cartellino e stipendio, hanno preso tempo lasciando campo ai nerazzurri che ieri hanno incontrato l'agente di Alvaro e si sono spinti fino a 15 milioni per beffare ancora la Roma dopo Frattesi. Il giocatore non ha preferenze specifiche. Tutto fermo, in attesa che l'Atletico cali le pretese per non rischiare di perderlo a zero tra un anno. Nel frattempo la Roma si è ributtata su Scamacca (autore ieri del gol decisivo contro il Tottenham) trovando una parziale apertura dal West Ham per una cessione sulla base del prestito oneroso con riscatto condizionato a determinate circostanze (presenze, gol e partecipazione in Champions) e a cifre modulate. Gianluca scalpita per tornare e in queste ore lo ha fatto presente anche allo staff tecnico.
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Troppi soldi per Morata: la Roma torna su Scamacca
Trovata una parziale apertura dal West Ham per una cessione sulla base del prestito oneroso con riscatto condizionato a determinate circostanze
Mourinho osserva dalla finestra impaziente di avere l'attaccante che manca dal 4 giugno, giorno del crack di Abraham. Il portoghese preferirebbe Morata, ma con Scamacca ha avuto una chiacchierata positiva un mese fa. A centrocampo in pole c'è Renato Sanches, seguito da Dominguez per il quale (senza cessioni) manca liquidità mentre Sabitzer sembra fuori portata a meno che il Bayern non partecipi allo stipendio.
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