È partito l'iter dello stadio della As Roma in Assemblea Capitolina. A dare il via ai lavori sulla delibera che attesta l'utilità pubblica dell' opera, ieri, è stata la relazione - con tanto di slide - dell'assessore capitolino all'Urbanistica Giovanni Caudo. Il Consiglio comunale si riunirà anche oggi (alle 14 scadranno i termini per presentare emendamenti) sullo stesso tema, ma l'ok al provvedimento è atteso nella seduta di lunedì 23 dicembre. Anche se sul progetto c’è la forte incognita legata agli espropri. A tuonare è Daniele Frongia, 5 Stelle: «Questa votazione determinerà aumento dei prezzi dei terreni, quindi con gli espropri si creerà un disavanzo che potrebbe arrivare ad oltre 500 milioni di euro». Sul progetto non mancano nemmeno le critiche. Il Comitato Difendiamo Tor di Valle dal cemento ha fatto sapere di aver «consegnato al sindaco un documento contenente tutti i motivi dicontrarietà» all’opera: «L'impatto sui quartieri di Torrino e Decima sarebbe pesantissimo, un impatto generato non solo dallo stadio ma soprattutto dalla cementificazione che ne accompagna la realizzazione ». «Abbiamo presentato due emendamenti alla delibera » ha annunciato il capogruppo Sel Gianluca Peciola: «Nel primo indichiamo come assoluta priorità la salvaguardia ambientale del territorio sui cui ricade l'opera». Secondo Italia Nostra «nelle criticità non si considera il rischio idrogeologico al quale è soggetta l'area di Tor di Valle. L'aver continuato a sostenere che non occorre una variante di Piano regolatore per i nuovi 900.000 metri cubi dovuti alla società proponente per le opere pubbliche è un'altra decisione che dovrebbe convincere i consiglieri comunali a negare con il loro voto l'interesse pubblico».
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Tor di Valle all’esame dell’Aula
L'ok al provvedimento è atteso nella seduta di lunedì 23 dicembre. Anche se sul progetto c’è la forte incognita legata agli espropri.
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