Stefano Fassina, candidato a sindaco di Roma per le prossime elezioni amministrative, ha rilasciato un'intervista al quotidiano "Leggo" riguardo il progetto dello stadio di proprietà della Roma che dovrebbe sorgere a Tor di Valle.
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Stadio della Roma, Fassina: “Favorevole alla costruzione, ma non a Tor di Valle. E deve essere della società”
"È un progetto squilibrato che va rivisto per salvaguardare gli interessi della città. Tor di Valle è un terreno inadeguato, esposto a esondazioni, come conferma l’Istituto nazionale di urbanistica"
E' d’accordo a realizzare un nuovo stadio della Roma?
Sì, assolutamente, anzi voglio sottolinearlo perché la comunicazione è stata difettosa. Ho ricevuto alcune e-mail preoccupanti da parte dei tifosi ma lo ribadisco: le squadre di calcio della Capitale sono un patrimonio sportivo, sociale e culturale e noi lo stadio della Roma lo vogliamo fare. Ma in modo diverso.
Cioè?
È un progetto squilibrato che va rivisto per salvaguardare gli interessi della città. Tor di Valle è un terreno inadeguato, esposto a esondazioni, come conferma l’Istituto nazionale di urbanistica. E i tre grattacieli sono un intervento spropositato rispetto al progetto dello stadio, che diventerebbe marginale. Così si sta complicando la realizzazione stessa dello stadio.
Quindi la sua proposta quale sarebbe?
Realizzare lo stadio in un terreno pubblico. Capannelle, ad esempio, che ha già una destinazione sportiva, per cui non servirebbe la variante al piano regolatore ed è già servita da un’infrastruttura ferroviaria. In questo modo si risparmierebbe anche tempo. Poi cercherei di fare in modo che lo stadio possa essere della Roma.
Lo stadio andrebbe quindi intestato alla squadra?
Ci deve essere un impegno da parte dell’amministrazione comunale affinché gli stadi possano essere di proprietà delle squadre e non di un proprietario pro tempore
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