rassegna stampa roma

Ruediger corre verso Empoli

Il difensore tedesco si è allenato in gruppo con i ragazzi della Primavera in attesa del ritorno in campo a 4 mesi dalla rottura del crociato destro

Redazione

Prima la visita a sorpresa di Maicon, poi la prima giornata di allenamento in gruppo con i ragazzi della Primavera in attesa del ritorno in campo a 4 mesi dalla rottura del crociato destro rimediata nel ritiro tedesco prima dell’Europeo.

Antonio Ruediger ha ormai ultimato la fase finale di recupero iniziato con l’operazione dell’11 giugno scorso a Villa Stuart e ha messo nel mirino la data del 30 ottobre, quando la Roma giocherà ad Empoli per l’undicesima giornata. Una settimana prima, il 22 ottobre, il difensore sarà tra i titolari della Primavera nella sfida contro il Novara a Trigoria (ma non sul Di Bartolomei perché in erba sintetica).

Proprio ieri Ruediger ha svolto la prima seduta agli ordini di Alberto De Rossi mostrando una forma fisica discreta. Dopo l’allenamento a fargli visita è passato Maicon, attualmente svincolato, che per scherzo si è offerto di nuovo alla Roma prima di scattarsi un selfie con l’ex-compagno. Il ritorno di Antonio – che in queste settimane ha stretto molto il legame con gli altri infortunati Mario Rui e Nura – permetterà a Spalletti di avanzare una volta per tutte Florenzi e poter scegliere tre opzioni: la collaudata coppia centrale Manolas-Ruediger, il tedesco come terzino destro con Peres spostato a sinistra, la difesa a tre (con Ruediger, Manolas e Jesus o Vermaelen qualora il belga dovesse recuperare).

Una manna dal cielo per una difesa che continua a incassare 14 gol in 11 partite e che ancora non ha trovato un assetto definitivo. “Colpa” anche dell’infortunio di Ruediger che in estate ha parzialmente guastato i piani di mercato di Sabatini. Il ds aveva praticamente ceduto il difensore al Chelsea per 25 milioni che sarebbero serviti per arrivare a Benatia. Nella doppia seduta di oggi, infine, saranno valute di nuovo le condizioni di Vermaelen, colpito da pubalgia e col rischio di poter tornare a Barcellona prima del tempo.

(F.Balzani)