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Roma, la Sampdoria morde col “viperetta”

Il presidente della Sampdoria, Massimo Ferrero, scatenato in vista del match di domani contro i giallorossi.

Francesco Balzani

«Uno a zero alla Roma? Se so due va bene lo stesso?». Altroché derby del cuore, Er Viperetta è pieno di veleno. I cinguettii di guerra comparsi ieri sul profilo Twitter di Massimo Ferrero fanno capire che alla Roma domani non basterà la cabala per superare la Samp e mettere da parte la delusione da Champions. Il presidente doriano, che si è sempre professato grande tifoso romanista, si è lasciato andare a uno social-show. «Semo sampdoriani, belli bulli e ballamo bene. Chi è più bello di noi è truccato». È stato il primo, innocuo tweet. Poi il cinguettio meno elegante: «La Roma è incazzata? Peggio per loro, faranno due fatiche. Ce la giochiamo e vinceremo». Infine la risposta a un tifoso laziale: «Vuoi che vinciamo solo 1-0? Due non te vanno bene». Meno ottimista rispetto alla “minaccia” di settembre: «Sono romanista e testaccino, ma ai giallorossi voglio fare 3 gol». Frasi che in un altro momento a Trigoria farebbero anche sorridere. Ha poca voglia di scherzare invece Nainggolan che ieri a una tv belga ha dichiarato: «Ora possiamo solo fare meglio». Il belga formerà il trio di centrocampo con De Rossi e Pjanic, dietro Totti (14 gol alla Samp in carriera). In difesa sono previsti due cambi. Il primo, vista la squalifica di Manolas, è il ritorno di Astori. Il secondo dovrebbe riguardare Cole, nell’occhio del ciclone dopo il disastro di martedì. Toccherà a Cholevas cercare di sfatare la “maledizione” del terzino sinistro. A proposito di difesa: ieri Garcia ha svolto un lavoro supplementare sui calci piazzati visto che la Samp è la squadra in serie A in grado di segnare più gol da palla ferma: 14 lo scorso anno, già 6 (su 9 reti totali) in queste prime 7 giornate. Uno dei 9 gol è l’incornata di Romagnoli contro il Chievo. Anche il difensore di proprietà della Roma (la colonia di ex la completano Okaka e Mihajlovic) è bello carico: «Saremo agguerriti, non avrò spazio per le emozioni».