rassegna stampa roma

Roma, pericolo giallo

(Leggo – F.Balzani) «Potevamo vincerle tutte, anche le ultime tre». Garcia non è affatto preoccupato e di fronte alla parola crisi per una squadra finora imbattuta si fa una risata.

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(Leggo - F.Balzani) «Potevamo vincerle tutte, anche le ultime tre». Garcia non è affatto preoccupato e di fronte alla parola crisi per una squadra finora imbattuta si fa una risata. «Siamo secondi a un punto dalla Juve che come noi ha fatto un percorso eccezionale. Il nostro obbiettivo resta l’Europa e mi pare che siamo in piena corsa», ha dichiarato il tecnico al sito del quotidiano francese Le Voix du Nord. La maggiore preoccupazione per Garcia però riguarda l’immediato futuro e le prossime scelte di formazione che potrebbero diventare obbligate. Metà squadra titolare, infatti, è diffidata e alle porte – dopo Bergamo – ci sono Fiorentina e Milan. Il problema principale riguarda il centrocampo: De Rossi, Pjanic e Strootman infatti con un ulteriore giallo contro l’Atalanta saranno fermati dal giudice sportivo. E in panchina l’unica alternativa di ruolo a centrocampo resta Bradley (a cui a gennaio potrebbe aggiungersi Kucka). Gli altri due diffidati saranno Florenzi e Maicon.

Particolarmente pesante la situazione del brasiliano che ha già saltato due partite per squalifica. Maicon non può permettersi di sbagliare, visto che il suo sostituto, Torosidis, sarà out fino al 2014 e che il problema muscolare di Balzaretti sembra più grave del previsto (niente Atalanta). C’è ottimismo invece per quanto riguarda Pjanic e Benatia che ieri ha ribadito: «Io e Garcia siamo venuti a Roma per riportare il club in Champions». A far tornare il sorriso al tecnico c’è anche Totti che continua a lavorare per farsi trovare pronto contro la Fiorentina. «A 37 anni mi ha rassicurato di avere ancora fame – ha detto Rudi - Potrei farlo allenare, assieme al resto della squadra, alle 7 di mattina il giorno dopo una sconfitta ».

Belle parole il tecnico le ha spese anche per il resto della squadra: «Qui c'è un profondo rispetto verso l’allenatore, i giocatori ascoltano. Seguono il programma alla lettera, hanno una profonda cultura del lavoro. Roma poi è splendida».