Da ieri i bookmaker quotano l'esonero di Garcia entro Natale (3,80). Come scrive Leggo questa mattina, al terzo anno il francese non è ancora riuscito a dare un'identità alla sua squadra.
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Roma, Garcia all’angolo
Ad appesantire l’aria intorno al tecnico francese le dichiarazioni post-partita («stava meglio chi aveva giocato mercoledì, bisogna lavorare di più») che equivale a scaricare il flop sulla squadra e, indirettamente, sui preparatori atletici
Nella prima stagione, quella delle 10 vittorie iniziali, la Roma era praticamente blindata dietro (grazie ad un Benatia mostruoso), feroce a centrocampo (vedi Strootman) ed imprevedibile davanti (la sorpresa Gervinho). Persi Benatia e Strootman, l’anno scorso Garcia aveva puntato su possesso palla e personalità. Pensando di affiancare i guizzi di Iturbe a quelli di Gervinho. Un progetto, però, spazzato via dall’1-7 col Bayern, dal decollo mai avvenuto dell’argentino e dall’eclissi totale dell’ivoriano.
Da gennaio 2015 le cose sono cambiate, complice anche una preparazione atletica sbagliata da parte di Rongoni, che ha perso il posto a favore di Norman. Pallotta, intanto, dovrebbe tornare a Roma nella prossima settimana e farà sicuramente un punto della situazione
Eppure dopo le partite contro Juventus e Barcellona Garcia sembrava uscito dall'angolo, dove ci si è ricacciato domenica per colpa di un turn-over insensato e dannoso. Ad appesantire l’aria intorno a Garcia (che ieri ha tenuto a rapporto i giocatori mostrando il video con gli errori commessi) le dichiarazioni post-partita («stava meglio che aveva giocato mercoledì, bisogna lavorare di più») che equivale a scaricare il flop su squadra e indirettamente sui preparatori atletici.
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