Quattro colossi di esperienza internazionale e il nuovo Calafiori. Daniele De Rossi ora, scrive Francesco Balzani su Leggo, ha un reparto di centrali difensivi di tutto rispetto ed è pronto alla mutazione verso l'assetto a tre che garantisce più solidità. L'arrivo di ieri di Hummels, salutato da diverse decine di tifosi a Fiumicino, ha concluso un mercato da 12 colpi e fatto dimenticare in fretta il passaggio di Smalling in Arabia. Il campione tedesco ha svolto le visite mediche e si aggiunge a Hermoso, Mancini e Ndicka nelle rotazioni difensive. Il quinto non sarà Manolas, ma Federico Nardin. A deciderlo è stato proprio De Rossi dopo un confronto interno a Trigoria. L'accordo per il ritorno del greco, infatti, era stato concluso nella notte di martedì a fronte di un annuale da 450 mila euro. Ma si sarebbe trattato di un lusso quasi inutile considerato che Manolas (ora vicino al Paok) non aveva svolto la preparazione e veniva da annate costellate da problemi muscolari. Meglio il 17enne di Latina campione d'Europa che ha stupito tutti a Trigoria e che è stato portato in prima squadra nelle prime tre giornate di campionato. Ma torniamo al modulo. Perché il ritorno alla difesa a tre (con Mancini braccetto destro) permette maggiore libertà anche in attacco. Dybala può prendere il posto al fianco di Dovbyk mentre sulle fasce (dove non ci sono terzini di livello al momento) agiranno due ali pure come Saelemaekers e Angelino. Soulé può fare entrambi i ruoli mentre a centrocampo solo Koné ha il posto assicurato. Al suo fianco ruoteranno Cristante, Pellegrini, Le Fée e Paredes.
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Roma blindata. Hummels alza il muro, DDR vara la difesa a tre
Il tecnico ora ha un reparto di centrali difensivi di tutto rispetto ed è pronto alla mutazione dell'assetto
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