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L'ultimo regalo prima di dire davvero addio. Domenica a Torino Claudio Ranieri vuole mettere la ciliegina sulla torta di una rimonta pazzesca e concludere nel migliore dei modi la carriera da allenatore. La vittoria della Roma sui granata blinderebbe una volta per tutte l'accesso in Europa League e permetterebbe di sperare nella Champions in caso di un passo falso della Juve a Venezia. Un epilogo comunque incredibile visto che a novembre i giallorossi, con Juric, erano a -2 dalla serie B. Frutto del lavoro di Ranieri che a Torino taglierà il traguardo delle 501 presenze in serie A entrando nella top 11 di tutti i tempi al fianco di Radice. Insomma i motivi per festeggiare non mancheranno, ma servirà l'ultimo sforzo da parte di Soulè e compagni per respingere l'eventuale attacco della Lazio al quinto posto. La qualificazione in Champions - scrive Francesco Balzani su 'Leggo' - porterebbe 60 milioni benedetti nelle casse dei Friedkin mentre con l'Europa League sarebbero circa 15. Ranieri ieri è stato osannato anche da Totti che però esclude per il momento il ritorno: "Il mister ha fatto un cammino da scudetto, nessuno si aspettava questa ripresa. Va detto un grazie per sempre a Claudio, ci ha messo la faccia e ha fatto una grande rimonta. Non ho mai sperato che arrivasse una chiamata. Ranieri ha il suo lavoro e io il mio, abbiamo due strade diverse. Se poi la chiamata dovesse arrivare ne parleremmo". Sulla corsa Champions l'ex capitano - che ha partecipato al World Legend Padel Tour - ammette: "Sarà dura perchè non dipende da noi, ma a Venezia non sarà facile per la Juve". E quindi giusto sperare soprattutto se dovesse tornare Dovbyk che ieri ha dichiarato di voler restare in giallorosso: "A Roma sto bene e voglio rimanere, ma dipende dal nuovo allenatore". Appunto, la questione sul futuro continua ad alimentare voci e illusioni. Il nome salito in pole nelle ultime ore è quello di Sarri, ma le manovre dei Friedkin sono state anche all'estero. Totti non ha dubbi: "Servirebbe un top come Allegri, ma temo che sia lui che Conte abbiano già firmato per altri. Giovane o esperto? Dipende dalle prospettive che ha la proprietà".
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