Retromarcia Benatia

(Leggo-F.Balzani)Il Barcellona dice no, il Manchester City tentenna e Benatia fa un deciso passo indietro. «Mehdi non ha mai detto che vuole andare via da Roma. Le sue parole sono state strumentalizzate », ha frenato ieri Sissoko l’agente del marocchino a Tuttomercatoweb. Aggiungendo: «Ha detto che gli è stata fatta un’offerta ed è stata rifiutata. E allora? Non c’è niente di male, è la verità. Questo non vuol dire che se ne andrà anche perché è la Roma la titolare del cartellino. Benatia non ha detto poi che sogna di andare al Barça, al Bayern o al City. Mi sembra normale che sia lusingato».

Una smentita (tardiva) arrivata quasi una settimana dopo le limpide parole di Benatia: «Non ho trovato l’accordo con la Roma e difficilmente lo troverò. A 27 anni devo riflettere sulle grandi proposte di club che sono il sogno di ogni giocatore». Sabatini e company non hanno risposto ufficialmente e hanno preteso da Sissoko un’offerta da almeno 35 milioni per lasciare partire il giocatore. Offerta che finora non è arrivata nonostante l’impegno del procuratore. Il Barça, infatti, ha scelto Marquinhos mentre il Chelsea è orientato su Mangala. Alla finestra resta il City, poco propenso però a spese folli dopo la limitazione inflittale dall’Uefa per il fair play finanziario. Anche per questo il procuratore del marocchino in settimana si incontrerà di nuovo con Sabatini per cercare di risolvere una questione che resta complicata. Al difensore sarà riproposta la cifra ritenuta «ridicola» mercoledì scorso: 2,8 milioni. Il ds dovrà guardarsi poi dall’offensiva di Van Gaal. Il tecnico dello United preferisce Strootman a Fabregas e a Manchester scommettono su un’imminente offerta da 30 milioni. Pronto il no della Roma che grazie ad alcuni tagli (vedi gli stipendi di Zeman, Taddei e Burdisso e le riduzioni ai contratti di Maicon e Totti) non sembra aver urgenza di soldi. Inoltre Baldissoni al portale della Nbc (prosoccertalk.nbcsports. com) ha ribadito: «Siamo riusciti a far tornare il club tra le migliori squadre italiane e pensiamo di essere in grado di competere anche in Champions». E non ci si riesce cedendo i migliori