"Roma? No, voglio un club che possa competere per il titolo". La bocciatura (con poco stile) di Ralf Rangnick fa rumore ma non spaventa i Friedkin ancora alla ricerca del direttore sportivo, scrive Francesco Balzani su Leggo.
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Rangnick: “Niente Roma, non è vincente”
Il manager tedesco chiude a un futuro da ds nel club di Friedkin. Spunta la pista Emenalo
Dopo il no di Paratici è arrivato il nein del tedesco che è stato vicino anche il Milan la scorsa estate. Lo dice lui stesso a El Pais rivelando come senta più vicino al suo modo di lavorare un'esperienza in Germania o in Premier: "Non tratto con la Roma. Non riesco a immaginare di andare lì in questo momento. Penso che gli ultimi 14 anni, trascorsi tra Hoffenheim e Lipsia, hanno mostrato che io sia nel mio momento migliore. La mia intenzione è quella di lavorare in un club tradizionale, che sia in Germania o in Inghilterra. Ma mi vedo anche a lavorare come allenatore per un club ambizioso, subito in lotta per il titolo".
In realtà lo stesso Friedkin non era affatto convinto della candidatura di Rangnick troppo invadente nella sfera tecnica occupata dall'allenatore e molto lontano dal modello italiano. La nuova proprietà nelle prossime settimane renderà noto il nome del nuovo direttore sportivo. In pole, un po' a sorpresa, c'è ora il nome di Emenalo incontrato a Londra qualche giorno fa. L'ex dirigente del Chelsea che lasciò i Blues per dissapori con Mourinho e che ora sarebbe pronto a tornare in pista favorendo proprio il mercato con la Premier che in questi anni ha fatto le fortune della Roma.
Da Maicon a Smalling passando per Dzeko, Salah, Pedro e Kolarov infatti i giallorossi hanno speso solo 60 milioni ottenendo ottimi risultati. Sullo sfondo Boldt (con Voeller?) nonostante le smentite di rito. Il tedesco si rivedrà con Friedkin prima di decidere cosa fare. Poi c'è Campos che però dovrebbe lasciare la conveniente residenza a Montecarlo. Il casting straniero potrebbe essere stravolto solo dal sì di Berta che non sembra più così persuaso di restare all'Atletico Madrid. Ma per convincerlo a sposare il progetto Roma servirebbe ben più di una semplice promessa.
Fonseca aspetta e intanto prepara nella bolla di Trigoria (ieri negativi i tamponi) la sfida di giovedì in Europa League con lo Young Boys che vedrà parecchio turn over. E' tempo di chance per gli spagnoli Pau Lopez, Villar e Carles Perez mentre in difesa giocherà la coppia Ibanez-Kumbulla. Potrebbe riposare anche Dzeko in vista del Milan, probabile quindi l'esordio dal 1' di Borja Mayoral.
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