Se questo è un tifoso. Esplode la polemica a Roma, dopo gli adesivi apparsi in Curva Sud allo stadio Olimpico con l'immagine di Anna Frank, la giovane ebrea uccisa dai nazisti che ha lasciato alla storia il suo diario di ragazza, con indosso la maglia giallorossa. In Sud domenica erano presenti i tifosi laziali dopo la squalifica della Curva Nord per cori razzisti contro il Sassuolo.
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"Quegli adesivi antisemiti uno schiaffo alla memoria». Sdegno unanime dopo il ritrovamento in Curva Sud delle figurine di Anna Frank con la maglia romanista
"Questa non è una curva - ha commentato la presidente della Comunità ebraica di Roma, Ruth Dureghello, dalla sua pagina social su twitter - questo non è calcio, questo non è sport. Fuori gli antisemiti dagli stadi".
Gli adesivi antisemiti, con tanto di scritta Romanista ebreo, sono apparsi durante l'ultima partita della Lazio in casa, contro il Cagliari: "È paradossale - ha aggiunto il vicepresidente della Comunità ebraica di Roma, Ruben Della Rocca - che dopo che alla Lazio era stata chiusa la curva nord per i cori razzisti contro due giocatori di colore del Sassuolo, venga aperta la curva sud a un euro e i tifosi laziali esportino il razzismo anche in curva sud". Gli adesivi sono stati rimossi ieri in vista della prossima partita in casa della Roma, domani contro il Crotone. Ma la bufera non si placa.
Il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, in visita con le scuole del Lazio nel campo di sterminio di Treblinka, ha dichiarato: "Osservare da qui quello che sta succedendo a Roma sulla figura di Anna Frank fa ancora più indignazione". Anche Enzo Foschi, esponente del Pd romano, dal suo profilo social assicura: "I fascisti pseudo laziali - scrive - fanno girare allo stadio a mo' di insulto foto di Anna Frank con la maglietta della Roma. Da romanista io ne sono orgoglioso". E non è l'unico. Sono tante infatti le prese di posizione da parte dei tifosi di entrambe le squadre romane contro un attacco antisemita, già utilizzato e condannato in passato. Era il 2013 quando quel fotomontaggio circolava in rete. Sul caso sta indagando la Questura.
(L.LOjacono)
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