C'è Bodo e Bodo, ma soprattutto c'è Roma e Roma, scrive Francesco Balzani su Leggo. Quella che stasera si gioca il quarto di finale d'andata di Conference nel gelo del Polo Nord e sul campo sintetico (ore 21) è decisamente diversa rispetto a quella improvvisata (e per larga parte emarginata) che sei mesi fa rimediò la più brutta figura europea della storia giallorossa e della carriera di Mourinho. C'è da vendicare quel 6-1 e c'è da ipotecare un pezzo di semifinale (contro Leicester o Psv). Per farlo Mou schiererà la stessa formazione vittoriosa con Lazio e Samp con l'unico dubbio Ibanez-Kumbulla e la certezza di aver trovato la quadra di un gruppo compatto. Di fronte troverà un Bodo più maturo ma impoverito dalla cessione di Botheim e con una sola giornata di campionato sulle spalle visto che il campionato norvegese è iniziato da poco. Davanti in forte dubbio per influenza Solbakken che potrebbe approdare a Trigoria in estate. Ma ciò che interessa ora a Mourinho è passare il turno e inseguire la sua 11° semifinale europea. Ancora out Veretout e Zaniolo. "Saremo più preparati rispetto al girone, sarà diverso. I giocatori del Bodo? Alcuni sono bravi a parlare, siamo qui per loro. Non mi piace il sintetico, il calcio si gioca sull'erba. Siamo rimaste noi e l'Atalanta, sarebbe meglio avere più italiane in Europa anche perché si stancherebbero pure loro", le parole di Mourinho.
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Mou, cancellare il Bodo: “Questa volta sarà diversa”
C'è da vendicare quel 6-1 e c'è da ipotecare un pezzo di semifinale
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