Morata non si fida del Milan: «I rossoneri sono sempre difficili da affrontare, soprattutto al Meazza: sabato faranno di tutto per batterci, specie in questo momento». Ma lo spagnolo non si fida nemmeno di chi sostiene che, con 6 punti in più del Napoli a 7 turni dalla fine, il quinto scudetto consecutivo bianconero sia una pura formalità: «Basta una giornata storta per far avvicinare gli avversari, anche la Roma che non è così lontana. La nostra risalita dopo un brutto avvio di stagione non servirà a nulla se non riusciremo a conquistare il titolo».
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Morata: «Occhio alla Roma»
"Basta una giornata storta per far avvicinare gli avversari, anche la Roma che non è così lontana" aggiunge l'attaccante spagnolo
Sfumato il sogno-Champions («il calcio è ingiusto, l'anno scorso avremmo forse meritato di vincerla e quest'anno non meritavamo di uscire»), la Signora ha una voglia matta di ripetere il double (tricolore più Coppa Italia) della passata stagione: «Abbiamo grandi possibilità di farcela, se sapremo guardare soltanto a noi stessi - avvisa lo spagnolo -. Ogni partita deve essere affrontata come una finale. Lottiamo fino alla fine, come è nella filosofia della Juve. Abbiamo ancora tanta fame, vogliamo entrare nella storia del calcio italiano». Il futuro è sabato sera, sotto le luci di San Siro, col probabile ritorno in attacco del recuperato Dybala, atteso tra oggi e domani in gruppo.
Inutile chiedere a Morata del suo probabile rientro a luglio al Real Madrid, intenzionato a esercitare il diritto di recompra da 30 milioni per poi scatenare un'asta tra Arsenal, Borussia Dortmund e Wolfsburg. «Sono contento che il Real abbia vinto il Clásico conclude l'Alvaro bianconero -. Ma non penso al futuro, preferisco concentrarmi sul campionato e sulla Coppa Italia. Dopodiché spero di andare agli Europei e di fare bene con la mia Spagna».
(T. Ormezzano)
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