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Lazio, derby coi titolarissimi ma ora Inzaghi può scegliere

Contro la Roma il tecnico si affiderà alla “vecchia guardia” per centrare la quinta vittoria di fila

Redazione

Inzaghi lo ha sempre detto, Udine lo ha confermato: la Lazio ha finalmente una panchina lunga e affidabile, come riporta Leggo.

Eccola l’arma in più dei biancocelesti per la corsa alla Champions. Ancora aperta la ferita per la sconfitta all’ultima giornata contro l’Inter, in estate la società ha lavorato per dare a Inzaghi una rosa competitiva. Tutto merito del diesse Tare che, individuati i sostituti di De Vrij, promessosi all’Inter e Felipe Anderson, che aveva chiesto di esser ceduto, ha lavorato per dare al tecnico dei rincalzi all’altezza. Il resto lo ha fatto Inzaghi, bravo a dare la giusta importanza ai titolari e allo stesso tempo ad esaltare i cosiddetti rincalzi.

Ecco spiegata la sorpresa Caicedo domenica in campo dall’inizio contro il Genoa all’Olimpico ma soprattutto la Lazio stravolta mercoledì sera alla Dacia Arena. Ed è proprio contro l’Udinese che Inzaghi ha avuto le conferme che si aspettava: oltre all’undici titolare di un anno fa, ci sono rincalzi che valgono come titolari. A cominciare dalla porta dove Strakosha può dormire sonni tranquilli grazie all’arrivo di Proto, esperto quanto basta e pronto a fare da chioccia al giovane portiere. In difesa Caceres, già titolare con la sua Nazionale, è riuscito a convincere Inzaghi mentre Wallace si è lentamente guadagnato la fiducia del tecnico e, pur con qualche black out di troppo, cresce gara dopo gara. A centrocampo Patric, dopo i mugugni iniziali, ha ritrovato fiducia, serenità e una maglia da titolare, mentre Badelj ha solo confermato quanto di buono fatto vedere con la maglia della Fiorentina. In attesa di poter scoprire Berisha, Inzaghi si è goduto Durmisi, che dopo le difficoltà iniziali ha iniziato a prendere confidenza con la Serie A. Ma le conferme più importati sono arrivate dall’attacco: Caicedo ha iniziato a segnare mentre Correa oltre al gol a Udine messo in mostra tutta la sua tecnica ed è pronto ad esplodere.

Fino ad oggi Inzaghi ha dimostrato di saper scegliere senza scontentare nessuno e domani contro la Roma si affiderà alla “vecchia guardia” per centrare la quinta vittoria di fila. Vista la scarsa prevendita dei biglietti nei settori Lazio, niente coreografia in Curva Nord: «Non ci vogliamo sentire usati, come se si potesse spingere un bottone a comando – ha spiegato Fabrizio Diabolik, uno dei leader -. Oggi sei bravo e spingo verde, domani non sei bravo e spingo rosso». (E.Sarzanini)