Quattro pali (mai così tanti dal 2004) e i miracoli del solito Benji Price improvvisato col Venezia. Ma parlare solo di sfortuna o testa a Tirana per spiegare il mal di gol della Roma sarebbe riduttivo, scrive Francesco Balzani su Leggo. La squadra di Mourinho ha segnato appena due gol nelle ultime cinque giornate di campionato. Un'apatia che l'ha spinta pian piano lontana dal quinto posto, un campanello d'allarme importante in vista della finale col Feyenoord. Il problema è Abraham. Nel senso che se non segna lui non ci pensa nessun altro. A parte l'inglese (a secco dal derby in serie A) non ci sono altri giocatori in doppia cifra. Del pacchetto offensivo El Shaarawy e Shomurodov sono a 3 marcature, Felix e Zaniolo addirittura due, Carles Perez a 1. Nessuna tra le prime 8 del campionato ha un divario così grosso.
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L’attacco al palo. Dietro Abraham rimane il vuoto
Se non segna l'inglese non ci pensa nessun altro. Per il futuro Mourinho vuole spalle più affidabili per Tammy
Per il futuro Mourinho vuole spalle più affidabili per Tammy. Il sogno Dybala resta lontano sullo sfondo, più alla portata rinforzi come Muriel. Il colombiano è in scadenza 2023 con l'Atalanta e rappresenta un obiettivo concreto visto che ha uno stipendio da appena 1,8 milioni. Per rinforzare la panchina sondaggi anche con Theate e Arnautovic del Bologna e Mandragora del Toro. Proseguono, infine, i preparativi per il 25 maggio. La Roma è vicina a un accordo col Coni per accendere i maxi-schermi all'Olimpico.
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