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La resa di Ranieri: “Roma mia, così è dura”. E Pallotta: “Fuori le palle”

LaPresse

Il tecnico: "La squadra non corre. Pentito? Mai"

Redazione

"Così è dura, gli altri corrono di più". E' sconsolato più che arrabbiato stavolta Ranieri. La sua Roma è stata annientata dal Napoli e il tecnico fatica a trovare lati positivi.

La rabbia arrivata invece da Boston, versante Pallotta. Il presidente, con un tweet al veleno, ha attaccato la squadra: "Tutti sanno cosa è andato storto quest'anno e per questo abbiamo dovuto cambiare. Ma il tempo delle scuse è finito. La partita con la Spal è inaccettabile, quella col Napoli è stata anche peggiore. I giocatori devono lottare e mostrare che hanno le palle. Nessuno ha più alibi".

Li ha solo Ranieri in effetti che prosegue così: Squadra inconsistente? Gruppo inallenabile? "E' molto dura, cerco di aiutare la squadra ma gli altri corrono di più e al primo affondo prendiamo gol. Non ci arrendiamo però. A detta dei ragazzi, si sono allenati poco in passato. Io li faccio lavorare, ma più di tanto non si può".

Poi sulla fragilità emotiva: "Vedendola da fuori capisci determinate cose, poi da dentro le capisci ancora meglio. Cerchi di correre ai ripari. C'è tutto dentro, aspetto fisico e mentale. Non tecnico, perché la squadra ha qualità. Se perdi in un certo modo ma non riesci a risollevarti. Poi siamo sfortunati. Zaniolo? Mi ha chiesto di non giocare per un problema allo stomaco".

Su Schick, dopo le belle parole di 20 giorni fa, Claudio fa retromarcia: "Patrik sembra timido, gliel'ho detto. In nazionale pare un altro giocatore. Lo aspettiamo tutti. Ora dobbiamo isolarci e pensare al futuro. Io mai pentito di aver scelto la Roma".

Il tecnico chiamato a salvare una barca alla deriva sa che il naufragio totale è vicino. "Dobbiamo fare come i pugili: stare coperti e prendere meno botte possibili in faccia".

Pure Manolas è preoccupato: "Non ho visto la minima reazione dopo il secondo gol, è una cosa allarmante. Problemi fisici? Abbiamo avuto troppi infortuni. Non sono un preparatore fisico, bisogna chiedere a chi è responsabile di questo".

(F.Balzani)