Tra banane lanciate in campo, accendini, ombrelli e sospensioni la Roma si riscopre cattiva e un po’ “folle” a Rotterdam e ritrova una vittoria che in una trasferta europea mancava dal 3 novembre 2010 (2-3 a Basilea). Un successo, quello di ieri sera contro il Feyenoord, che porta i giallorossi agli ottavi di Europa League insieme alle altre 4 italiane e che ha finalmente fatto uscire il carattere di una squadra reduce da tante brutte figure in campionato. «Può essere la svolta, la gara decisiva», le parole di De Rossi. La gara si è giocata in un clima pesantissimo, con i tifosi del Feyenoord di nuovo protagonisti dopo le devastazioni di una settimana fa. L’episodio più brutto alla mezzora: dalla tribuna è arrivata in campo infatti una banana gonfiabile all’indirizzo di Gervinho. L’arbitro Turpin dopo un colloquio con i due allenatori ha fermato il gioco e fatto diffondere allo speaker dello stadio un invito a non ripetere gesti simili, con la minaccia di sospendere la partita in caso contrario. Dallo stesso settore è poi partito un fitto lancio di oggetti all’indirizzo dei giocatori della Roma, che erano andati ad esultare (indicando Gervinho) dopo il gol di Ljajic proprio in faccia agli hooligans olandesi. Tra gli oggetti lanciati anche un ombrello, raccolto in campo da Totti mentre Pjanic si beccava un giallo per un diverbio con i tifosi avversari. A inizio ripresa lo stop di 15’ con le squadre addirittura fatte scendere negli spogliatoi. Dopo l’espulsione di Te Vrede, infatti, è ricominciato il lancio d’oggetti e un accendino avrebbe colpito anche l’arbitro. Torniamo al campo: nel primo tempo la Roma ha creato una serie di occasioni in sequenza (da evidenziare il cucchiaio di Totti fuori di un lato) prima di trovare il gol con Ljajic nel recupero. Nella ripresa, dopo lo stop, arriva il pareggio di Manu su un buco centrale ma la Roma a testa bassa si riprende il vantaggio dopo due minuti con Gervinho ancora una volta imbeccato da Torosidis. «I ragazzi hanno seguito il piano di gioco alla perfezione, sono soddisfatto e ho rivisto un collettivo che si è ricordato di ritrovare il proprio gioco. Abbiamo vinto col nostro gioco anche se potevamo chiuderla prima. La sosta? Dovuta, abbiamo ricevuto di tutto dalla tribuna. Potevamo aprire un negozio con tutta la roba piovuta », le parole di Garcia. «Era fondamentale restare in corsa per un trofeo, anche se siamo riusciti a prendere gol anche in superiorità numerica. La Coppa Uefa era la coppa della mia infanzia quindi ci tenevo particolarmente. Ora proviamo a battere la Juve per tenerci una briciola di speranza per lo scudetto», ha concluso De Rossi. Anche Nainggolan suona la carica: «Ora ripartiamo, questa è una vittoria per noi stessi e per i tifosi». Se sarà o meno la svolta della stagione Garcia lo saprà lunedì contro la Juve: «È una gara da vincere, ma non parliamo per ora di scudetto. Siamo ancora lontani, ora troviamo continuità». Infine Totti ha scelto il suo blog per gioire: «In conferenza stampa io ed il mister abbiamo parlato di quanto sarebbe stato significativo passare il turno e andare avanti: è andata così, siamo venuti a Rotterdam per vincere e ci siamo riusciti, si tratta di una qualificazione importante»
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Inversione di Rotterdam
In casa del Feyenoord la Roma ritrova la vittoria: 2-1 grazie ai gol di Ljajic e Gervinho, a cui il pubblico lancia una banana di gomma
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