Centodieci milioni di clausola per un bomber da 103 reti in serie A, scrive Leggo, forse sono pochi. Lo ammette il diretto interessato, Mauro Icardi: "Dopo quello che è successo nell’ultimo mercato forse è così; però questa della clausola è una cosa che abbiamo discusso con l’Inter e si è deciso di fare così. Ma in società sanno tutti quello che penso io, quello che voglio io. E siamo tutti molto tranquilli", spiega il centravanti argentino dell’Inter in una lunga intervista alla rivista “Undici”, evidentemente rilasciata prima del poker alla Sampdoria di domenica.
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Icardi: “Non sono Totti, a 40 anni avrò smesso”
Il centravanti: "Credo proprio che farò il papà a tempo pieno, a casa, con la mia famiglia"
Nell’intervista parla del suo passato ("Quello che mi ha voluto di più è stato Massimo Moratti. Mi ha preso dalla Samp quando avevo 19 anni"), del presente ("Essere il capitano dell’Inter per me non è difficile, ho la personalità per farlo tranquillamente. E soprattutto io sono interista") e del futuro ancora da scrivere: "Spero a 30 anni di giocare ancora al calcio. Spero di fare una lunga strada all’Inter, voglio vincere qualcosa con questa maglia. A 40 avrò smesso di sicuro, non sono come Totti. Anzi, a 40 anni non sarò nel mondo del calcio. Credo proprio che farò il papà a tempo pieno, a casa, con la mia famiglia".
(M.Sub.)
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