Dalla Primavera agli elogi di Mourinho e Spalletti, dagli autografi chiesti a Casal Palocco alla maglia azzurra. Il sogno di Niccolò Pisilli non finisce mai, scrive Francesco Balzani su Leggo. Ieri il centrocampista romanista ha parlato per la prima volta da giocatore della Nazionale maggiore. Lo ha fatto con emozione, col solito sorriso e dichiarazioni mature. Come è in campo. "Sono qui per continuare a imparare da giocatori molti forti, all'inizio non ci credevo. Ci tengo a ringraziare De Rossi, Mourinho e Juric, grazie a loro sono qui", ha detto il 20enne. La nota più lieta di questo inizio stagione giallorossa che dovrebbe portare a breve a un rinnovo scaccia tentazioni visto che il suo contratto (da Primavera) è in scadenza nel 2026. "Essendo un tifoso romanista mi piacerebbe diventare una bandiera come lo sono stati De Rossi o Totti - ammette Pisilli - ma è ancora presto per dire se potrò fare una intera carriera alla Roma". Testa sulle spalle quella di Nicolò che non interromperà il suo percorso di studi all'università: "La mia famiglia ci tiene tantissimo. Studio Scienze della Comunicazione. Il giornalismo mi affascina". E lo sta facendo benissimo Pisilli che è diventato il 20° giocatore nato a Roma e cresciuto a Trigoria a vestire la maglia azzurra.
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I sogni di Pisilli: “Mondiale e bandiera come Totti e De Rossi”
Dal ritiro della Nazionale parla il giovane centrocampista giallorosso: "Sono qui per continuare a imparare da giocatori molti forti"
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