(Leggo - F.Balzani) - «Segno di nuovo alla Juve, poi vinco il mondiale in Brasile e infine torno per vincere lo scudetto con la Roma». Incontenibile, in campo e fuori. È fatto così Gervais Yao Kouassi. In una parola: Gervinho, la più sorprendente scoperta di questo campionato, l’emblema del successo di Garcia. «Ma non gioco sempre perché sono il cocco del tecnico – dice in francese (l’italiano non gli entra in testa) a Roma Channel - Dipende tutto dalle prestazioni ovviamente. Il mister lo conoscevo, sapevo che credeva in me e questo ha influito sulla scelta di venire qui».
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Gervinho: “Lo scudetto è solo rimandato al 2015”
(Leggo – F.Balzani) – «Segno di nuovo alla Juve, poi vinco il mondiale in Brasile e infine torno per vincere lo scudetto con la Roma». Incontenibile, in campo e fuori.
L’ivoriano, autore della rete decisiva in Roma- Juve di coppa Italia, punta a raggiungere la doppia cifra proprio domenica contro i bianconeri: «Quello è stato il più importante anche se il più bello è stato al Bologna in contropiede. Potevo segnare anche di più, perché mi sono creato tante occasioni che purtroppo non sono riuscito a sfruttare. Spero di arrivare a quota 10 perché eguaglierei il numero di gol, ma ancora di più sogno una doppietta alla Juve».
La vittoria non basterebbe invece ad eguagliare il numero dei punti di Tevez e compagni: «Purtroppo è finita, lo scudetto si è giocato su alcuni dettagli. Abbiamo un buon gruppo ma forse non abbastanza completo per competere nell’arco della stagione con una squadra completa come la Juve che aveva qualche ricambio in più. Purtroppo abbiamo perso punti con alcuni pareggi in gare in cui avevamo delle assenze». Un chiaro appello quello di Gervinho alla società che in vista della Champions dovrà rinforzare la rosa. «Non voglio solo partecipare alla Champions. La pensano così anche i miei compagni e i tifosi. Vogliamo arrivare in alto e magari con alcuni rinforzi ci riusciremo. Scudetto o mondiale? Tutti e due. Spero intanto di passare il girone insieme alla Grecia del mio amico Torosidis».
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