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Tanto tuonò che alla fine non piovve. Nell'ultimo giorno di mercato la Roma fa scena muta spegnendo le speranze di Gasperini di aver quantomeno l'ala sinistra di piede destro richiesta ormai nel lontano giugno, scrive Francesco Balzani su Leggo. In una giornata frenetica quanto infruttuosa Massara ha solo ceduto il promettente Coletta per 1 milione al Benfica. Prima aveva visto naufragare George (troppo alta la percentuale chiesta dal Chelsea), poi ha osservato Sancho accasarsi all'Aston Villa e Pessina rimanere al Monza e infine ha messo la parola fine allo scambio Dovbyk-Gimenez a causa del mancato accordo sulla formula del riscatto. Un flop totale che ha messo Massara sul banco degli imputati e che ha fatto arrabbiare non poco Gasp. Visto il fallimento su tutto il fronte, il tecnico ha chiesto la permanenza di Baldanzi che aveva già un accordo col Verona, a quel punto è stato bloccato anche l'arrivo di Pessina nell'ormai noto e noioso gioco degli incastri. Resta quindi l'amaro in bocca di un mercato partito bene ma che ad agosto si è limitato agli arrivi del giovane Ziolkowski e di Tsimikas in prestito. Troppo poco per accontentare Gasperini che si aspettava almeno altri due rinforzi per affrontare al meglio una stagione ricca di appuntamenti. Su social e radio i tifosi si sono fatti sentire anche perché - limiti Uefa a parte - la Roma in questi giorni aveva stanziato 20 milioni per arrivare ad almeno un obiettivo da regalare al tecnico che ha vinto le prime due partite di campionato. La ciliegina (si fa per dire) sulla torta è arrivata in serata con la fumata nera per Gimenez e di conseguenza la permanenza di Dovbyk che era stato messo ufficialmente sul mercato meno di una settimana fa. E che si aggiunge a Pellegrini e lo stesso Baldanzi tra gli esuberi non piazzati. Errori di gestione che hanno alimentato le voci di un rapporto burrascoso tra Massara e Gasperini e che potrebbero portare anche a una clamorosa scelta del direttore sportivo nei prossimi giorni.
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