«Rudi, ora basta». L’umiliazione subita al Camp Nou ha riportato Garcia al centro delle polemiche. Ma oltre ai tifosi (infuriati su social e radio) ora a mettere in discussione il tecnico è anche Pallotta che alle 23,15 di martedì ha telefonato al Ceo Zanzi con un tono di voce decisamente alterato: «Ma cosa diamine (eufemismo, ndr) è successo? Non sono più disposto a tollerare certe figuracce, ci ha visto tutto il mondo. Dobbiamo tornare a vincere subito, non abbiamo più tempo da perdere». Il presidente è infuriato non tanto per la sconfitta quanto per il modo in cui è arrivato e per la perdita di credibilità del marchio As Roma anche a livello commerciale. Ergo: Garcia per la 1ª volta sarà davvero sotto esame, da oggi fino a Natale quando saranno tirate le somme sia in campionato sia in Champions. Concetti, quelli di Pallotta, condivisi da Sabatini che nella notte di Barcellona ha redarguito il tecnico in un lungo faccia a faccia prima di partire per Milano dove (nonostante le smentite) proverà a rinforzare una squadra corta soprattutto in difesa. Il ds rimprovera una preparazione sbagliata della partita sia dal punto di vista tattico che mentale e l’utilizzo di alcuni giocatori (vedi Maicon e Keita) che a Roma non hanno futuro mentre Florenzi dopo essere stato elogiato come terzino è tornato a fare l’ala. Anche le dichiarazioni post partita di Garcia non sono piaciute a Trigoria. Segnali di cedimento prevedibili dopo le crepe estive. Provare a voltare pagina è stato il leit motiv anche nel confronto di mezz’ora ieri a Trigoria tra Garcia e la squadra. In campionato domenica arriva l’Atalanta, poi ci sarà la trasferta di Torino e, infine, a 4 giorni da Napoli la decisiva sfida di Champions con il Bate alla quale Pallotta assisterà dal vivo per monitorare da vicino una situazione che potrebbe precipitare. «Non facciamo drammi come l’anno scorso, non roviniamo quanto abbiamo fatto di buono. Siamo in corsa per tutto», il succo del discorso di Rudi per convincere i giocatori a non subire il famigerato contraccolpo. Alcuni di loro (i senatori) però nutrono enormi dubbi su quelli che potranno essere i cambiamenti tattici del tecnico, che domenica recupererà De Rossi ma dovrà fare di nuovo a meno di Salah, Totti e Gervinho. Anche Dzeko durante il match di martedì è sbottato allargando le braccia: «Ma dove siete tutti?». De Rossi e Nainggolan, invece, hanno rimproverato duramente Iturbe e Rüdiger che al 90’ hanno avuto come primo pensiero quello di chiedere la maglia di Messi anziché andare a salutare i 3.000 tifosi romanisti mentre Maicon graffiava Garcia in diretta tv: «Ne meritavamo più di 6. Non si può difendere per 90’». Come se non bastassero i 31 gol subiti in 18 partite, i 16 in 5 gare di Champions (nessuno ha fatto peggio su 76 club, inclusi quelli di Europa League) e l’amaro record di Garcia, unico allenatore della storia della Champions ad aver subito almeno 6 gol in 3 distinte partite: col Barcellona e due volte col Bayern (nel 2012 6-1 al suo Lilla e l’anno scorso 1-7 all’Olimpico).
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Garcia flop, Pallotta tuona: «Basta figuracce»
Presidente furioso per la nuova disfatta. Se fallisce col Bate il tecnico rischia
(F. Balzani)
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