rassegna stampa roma

Friedkin, la firma non c’è ancora

Il passaggio di proprietà della Roma tarda perché la due diligence non è ancora chiusa del tutto

Redazione

E’ il giorno di Friedkin, si dice da tempo ma non sembra arrivare mai. L’affare per il passaggio di consegne da Pallotta al magnate texano non è in bilico ma la due diligence non è ancora chiusa del tutto, scrive Francesco Balzani su Leggo.

Si sta ancora lavorando sulla chiusura definitiva dei 12 contratti delle 12 società di Pallotta. Qualche problema, infatti, sembra essere sorto e la firma potrebbe arrivare in ritardo. Forse a fine marzo. Visto che l’aumento di capitale era stato fissato a 130 milioni, il nuovo proprietario dovrà metterne 50 stabilendo l’offerta definitiva sui 700 milioni.

Poi inizierà la seconda fase di altri 30-40 giorni tra l’approvazione del Cda del gruppo Friedkin, il closing e l’Opa per la quota di azioni flottante. Intanto proseguono le manovre per la nuova squadra di dirigenti: oltre a Capello circola la candidatura di Leonardo (in uscita dal Psg).