Benvenuti a Fonsecalandia. Nel bene e nel male. Il portoghese trova la prima vittoria in campionato grazie un primo tempo sontuoso in cui la Roma ha messo in vetrina tutti i suoi gioielli d'attacco compreso quel Mkhitaryan che i tifosi già considerano un idolo.
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Fonsecalandia. Roma-show per un’ora e poker al Sassuolo
Pellegrini ispira, a segno Cristante, Dzeko, Mkhitaryan e Kluivert. Calo nella ripresa
È finita 4-2, ma poteva finire con un passivo ancora più pesante per il Sassuolo, che dopo mezz'ora si trovava sul 4-0 (e un palo colpito dall'ex Defrel) e con la furia dei vari Kluivert, Dzeko o Pellegrini ancora non placata.
Ad aprire le marcature il colpo di testa di Cristante dopo 12', poi il raddoppio di Dzeko e lo splendido fendente di Mkhitaryan. A chiudere i giochi (o almeno sembrava) il poker di Kluivert, scelto a sorpresa al posto di Zaniolo e applauditissimo da un Olimpico in festa. Il tutto con la regia di uno splendido Lorenzo Pellegrini, autore di tre assist e impiegato finalmente da trequartista. Un avvio scintillante contro quel De Zerbi che ha insidiato fino all'ultimo la panchina romanista a Fonseca.
Nella ripresa, dopo un paio di pali, si è visto ciò che piace meno del lavoro del portoghese. La Roma si è rilassata, ha lasciato campo al Sassuolo che con Berardi ha trovato due gol evitabili. Poco male. Sono arrivati i primi tre punti che permettono ai giallorossi di superare la Lazio. "Ho visto quel pressing alto che cercavo, abbiamo fatto una grandissima partita contro una squadra che fa molto possesso palla. L'abbiamo fatta bene con Kluivert, Mkhitaryan e Dzeko. Nel secondo tempo dovevamo tenere il ritmo alto, ma è normale la flessione visti anche tutti gli impegni della nazionale", le parole di un Fonseca raggiante che comunque ammette: "Mi sto adattando al calcio italiano".
Poi sui singoli: "Veretout è molto aggressivo ma sa anche gestire i tempi di gioco. Dzeko? Ho parlato tanto con Edin a inizio stagione, è un giocatore importantissimo per noi, è motivato, ha fatto un gol oggi ma ne poteva fare altri, è un giocatore grandissimo".
Il bosniaco ora è felice: "Sono sempre stato contento di restare qui, poi quando faccio gol lo sono di più. Siamo convinti del gioco del mister, dobbiamo continuare così. Cresciamo partita dopo partita. Il peso di mia moglie nella scelta di restare? Prendo le decisioni con lei e con i miei genitori, anche per i bambini che sono contenti. Mia figlia Una chiama Roma “casa nostra”, quindi è normale sia felice".
(F.Balzani)
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