Non ha vinto, ma si è preso gli applausi. Fonseca esce più forte dal derby di domenica grazie soprattutto al coraggio che fin qui ha contraddistinto il cammino tortuoso del portoghese in una stagione di certo non facile tra infortuni, passaggi societari e un mercato che è decollato solo nelle ultime ore, scrive FRancesco Balzani su Leggo.
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Fonseca ha vinto il suo derby
Premiato il coraggio del tecnico. Diawara non si opera: in campo a febbraio
Contro la Lazio si è vista una squadra dominante, in grado di imporre il proprio gioco senza far mancare le marcature preventive che hanno permesso a Smalling e compagni di annullare (Pau Lopez a parte) l’attacco biancoceleste.
Ma la mossa più sorprendente è stata quella di lasciare in panchina i due terzini (titolari?) Kolarov e Florenzi per proporre Santon a destra e Spinazzola a sinistra. Una scelta vincente. I due italiani, reduci chi per un motivo chi per l’altro da un periodo negativo, sono stati tra i migliori in campo.
Ma Fonseca ha vinto il momento difficile soprattutto sotto l’aspetto mentale parlando alla squadra e dimostrando di non guardare in faccia a nessuno. Un nuovo ko, dopo la batosta dello Stadium, avrebbe spedito la Roma in una nuova crisi oltre a farle perdere il quarto posto sotto il pressing dell’Atalanta. Il rimpianto di non aver battuto ancora una delle prime cinque in classifica resta, ma ora il futuro sembra meno nero anche perché sono arrivate due buone notizie dall’infermeria.
Dopo l’ultimo consulto di ieri infatti si è deciso di non operare Diawara al menisco sinistro lesionato con la Juve. Si procede con la via della terapia conservativa. La speranza è di riaverlo a disposizione per fine febbraio mentre in caso di operazione il decorso sarebbe stato di almeno due mesi. L’altra buona notizia arriva da Zappacosta che tornerà ad allenarsi in gruppo tra un paio di settimane.
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