rassegna stampa roma

Finalmente Gervinho

L'arrivo dell'ivoriano è slittato di altre 24 ore a causa di un doppio lutto: morte per malattia due persone a lui molto vicine a poche ore di distanza l’uno dall’altra.

Francesco Balzani

«È ora di tornare nel mio club». Cinquantadue giorni dopo finalmente a Trigoria avranno il piacere di riabbracciare Gervinho. L’arrivo a Fiumicino, in programma per ieri mattina alle 11,50, è infatti slittato di altre 24 ore a causa di un doppio lutto: morte per malattia due persone a lui molto vicine a poche ore di distanza l’uno dall’altra. «A nome della mia famiglia, voglio dire grazie per i tanti messaggi di sostegno. È arrivato il momento per me di tornare nel mio club» ha twittato Gervinho che ieri su radio e social è stato comunque contestato da diversi tifosi per l’ulteriore ritardo, mentre Yayà Touré e compagni erano già a disposizione dei propri allenatori.

Salvo sorprese (improbabili stavolta) Gervais sarà a Roma oggi e farà tirare un sospiro di sollievo a Garcia e alla dirigenza giallorossa per nulla felici dei quattro giorni supplementari di permesso. La lunga festa per la conquista della Coppa d’Africa ha posticipato anche l’arrivo nella capitale del neo-acquisto Doumbia. L’ex-bomber del Cska ha passato la giornata di ieri a Mosca per risolvere alcune pratiche burocratiche e sbarcherà alle 8,25 di stamattina a Fiumicino. Poi svolgerà le visite mediche, dirà le sue prime parole da romanista e sarà in campo per l’allenamento pomeridiano delle 15,30. Difficilmente però partirà titolare domenica contro il Parma mentre Gervinho - nonostante il ritardo e due soli allenamenti a disposizione - sarà in campo anche perché in attacco gli unici al 100% sono Verde e Florenzi. A parte gli infortunati cronici Iturbe e Ibarbo («Il recupero sta procedendo bene, non sottovalutiamo il Parma», ha dichiarato ieri il colombiano) restano in dubbio Pjanic (influenza), Ljajic (ieri in gruppo ma ancora dolorante al piede destro) e soprattutto Totti che ha smaltito la febbre, ma è debilitato e ieri ha svolto solo un allenamento individuale qualche ora prima dei compagni.

La presenza di Gervinho, che ha giocato praticamente solo la fase finale della coppa d’Africa a causa di una squalifica di due giornate rimediata all’esordio, è necessaria anche per ridare un po’ di brio a un reparto apatico che senza l’ivoriano in questo 2015 ha messo a segno appena 7 gol in sei partite. Una media che potrebbe crescere contro un Parma sull’orlo del baratro. «Niente proroghe. O ci pagano gli stipendi lunedì o mettiamo il club in mora», ha tuonato ieri Gobbi.