Massimo Ferrero, è noto, quando parla si fa sempre sentire. E così ieri il patron della Sampdoria ha deciso di dire la sua sulla condizione dello stadio Flaminio di Roma, da anni abbandonato all'incuria e al degrado: secondo il numero 1 del club blucerchiato, la condizione del Flaminio è uno scandalo, e lui stesso si è offerto di recuperarlo a sue spese.
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Ferrero, il Flaminio alla baby Samp: “Lo ristrutturo per la mia Academy”
Il presidente blucerchiato: "Con noi diventerebbe la casa dei ragazzi di Roma. Non voglio farci case ma campi sportivi"
Ma dal Campidoglio tutto tace. «È uno scandalo» sbotta Ferrero, che poi accusa direttamente il Comune: "Non mi ricevono e non mi rispondono al telefono. Ho aperto l'academy della Samp a Roma. Diamo una casa a questi ragazzi". Lo stesso imprenditore poi racconta: "Non ho mai parlato con la sindaca Raggi ma con l'assessore Frongia, che mi ha detto vediamo".
Nella Capitale poi Ferrero lamenta una mancanza di terreni di gioco: "Non trovo a Roma uno spazio. Giochiamo a Tor di Quinto nei campi della polizia, che ringrazio. Ma è normale questo? Non chiedo che mi venga regalato, ma vogliamo farci una casa per i ragazzi per lo sport. Faccio un appello alla Raggi: ci vuoi ricevere, ci vuoi dare il Flaminio, lo rimettiamo noi a posto e sarà una cosa che sarà ricordata? Sarà una città dello sport. Serve aggregare i ragazzi".
La richiesta del presidente della Sampdoria poi va, secondo lui, seguendo le linee guida dell'esecutivo nazionale: "Il governo, nella persona di Giorgetti o Salvini, parlano di sviluppare le nuove generazioni di italiani, ma dove li facciamo giocare questi ragazzi se non ci sono gli impianti? Ho detto - conclude Ferrero parlando del Flaminio - che lo ristrutturo personalmente, ci penso io. Con noi diventerebbe la casa dei ragazzi di Roma. Non voglio farci case ma campi sportivi".
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