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Favola Zaniolo: “A Roma sto vivendo un sogno”

LaPresse

Il centrocampista ligure: "Sono onorato anche solo dell'accostamento a Totti, ma io ancora non ho fatto niente"

Redazione

"Vivo una favola, ma parlate di me per quello che faccio in campo". I riflettori sono puntati su Zaniolo più alti che mai, come riporta Leggo.

Il nome del talento romanista è da settimane sulla bocca di tutti per le grandi prestazioni, ma pure per le polemiche nate dopo il servizio de Le Iene che ha coinvolto anche sua mamma Francesca. Ieri Zaniolo ha rilasciato una lunga intervista al sito della Roma spaziando dai suoi idoli ("Kakà per lo stile") all'emozione di quando vedeva suo padre Igor segnare fino alla vita privata ("Non mi piacciono i videogiochi. Esco con la mia ragazza che ho conosciuto qui e a Capodanno ho preferito una cena con gli amici a La Spezia piuttosto che una vacanza").

Niente paragoni con Totti: "È davvero una forzatura. Sono onorato anche solo dell'accostamento, ma io ancora non ho fatto niente. Io sono timido, mi vergogno anche a parlarci e per questo non gli ho mai chiesto consigli. È venuto lui a darmeli. Vedendo quello che ha fatto Totti, capisci quanto si può essere attaccati a questa squadra e a questi tifosi. Sarebbe un sogno fare le stesse cose".

Nicolò racconta poi l'emozione per l'esordio col Real: "A fine riunione il mister mi comunicò che avrei giocato, mi chiese se ero pronto. Io gli ho detto di sì. Invece di riposare, sono stato tutto il giorno in camera a guardare il soffitto. De Rossi è venuto a dirmi di giocare come sapevo, a due tocchi. Anche Totti lo ha fatto".

Eppure c'è stato un momento in cui Zaniolo ha pensato di smettere: "È successo quando la Fiorentina mi ha mandato via. È stata una doccia fredda e ci ho pianto una settimana intera. Poi mi sono rimboccato le maniche. Sono andato all'Entella, vicino alla mia famiglia, e da lì è nato tutto. Ora sono cambiate le attenzioni nei miei confronti. E anche nei confronti delle persone che mi stanno attorno. Però voglio che si parli molto di più di me e di quello che faccio in campo, rispetto a quello che c'è fuori".

Basta speculazioni sui social: "Sono nato nell'era dei social ed è difficile non utilizzarli. Ti ci diverti, ma so che bisogna stare attenti. Ma la gente è andata a ripescare dei post che ho fatto quando avevo 13 anni..." in cui tifava Juve. Acqua passata.

(F.Balzani)