"La Roma oggi si è liberata dalla prigionia di un sogno". Lo disse il presidente Dino Viola qualche minuto dopo l’1-1 di Marassi col Genoa che, nel 1983, dopo 41 anni, regalò lo scudetto alla Roma, come riporta Leggo. Perché il “sogno” può imprigionare con una crudeltà cento volte più spietata del peggior carceriere. E la Roma di oggi rischia di subìre il fascino di un’utopia: riuscire ad eliminare il Barcellona, rifilargli un 3-0 stile “Dundee United” e volare in semifinale Champions. Di Francesco non ha voluto lasciare nulla di intentato, incappando nell’errore di ricorrere al turnover contro la Fiorentina.
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DiFra frenato dal sogno rimonta. E Inzaghi vola
E domenica sera all’Olimpico andrà in scena un derby-spareggio per la zona Champions
A 8 partite al termine della stagione, solo gli infortuni dovrebbero modificare le formazioni-tipo. Soprattutto in squadre come la Roma, dove le alternative non solo all’altezza dei titolari. Per fortuna dei giallorossi, Ljajic a pranzo ha steso l’Inter salvando il 3° posto dei suoi ex compagni. Nel tardo pomeriggio, però, la Lazio ha digerito in tempo il gol di Lasagna e con il solito Immobile (27 gol, superati Signori e Crespo) e Luis Alberto ha affossato anche l’Udinese agganciando i cugini a quota 60. Lazio che giovedì a Salisburgo può conquistare la semifinale di Europa League. E domenica sera all’Olimpico andrà in scena un derby-spareggio per la zona Champions.
(R.Buffoni)
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