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Di Francesco: “Roma malata, ma abbiamo orgoglio”

LaPresse

Il tecnico: "Abbiamo fatto partite migliori senza portare a casa niente"

Redazione

Silenzio, qualche fischio, mugugni continui e un clima che natalizio proprio non è, come riporta Leggo. Si presenta così un Olimpico semideserto (poco più di 25 mila spettatori) per un Roma-Genoa che sembra da titoli di coda per Di Francesco. Il silenzio della Curva, durato 10 minuti, è stato interrotto da cori contro Pallotta e Baldissoni.

Forti, per non lasciare dubbi sulla compattezza della protesta. La serata finisce però con una vittoria, tirata per i capelli e soprattutto viziata da un errore clamoroso dell'arbitro Di Bello (e dell'addetto al Var Chiffi) nel recupero che nega rigore solare al Genoa per una spinta illogica di Florenzi a Pandev. Una decisione che permette alla Roma di ritrovare la vittoria oltre un mese dopo l'ultima volta con la Samp, e che consegna un po' d'ossigeno nelle bombole di Di Francesco che ha deciso di rischiare col modulo 3-4-3 e l'esclusione di Schick dai titolari.

Una scelta che ha pagato a metà. Nel primo tempo, infatti, la Roma è andata sotto due volte: prima per colpa della papera di Olsen (che si è ripetuto nella ripresa su Lazovic ma è stato salvato dal Var), poi per l'ennesima dormita della difesa. Ci hanno pensato Kluivert e Cristante a rimettere su il bavero a una Roma infreddolita, impaurita. Dal clima di contestazione, ma pure da una classifica che in caso di mancata vittoria sarebbe stata drammatica. Oggi la Roma è sesta, in attesa tra stasera e domani di Atalanta, Milan e Lazio.

Di Francesco, dopo le strigliate delle ultime settimane, fa i complimenti ai ragazzi."Devo fare i complimenti ai ragazzi, hanno giocato in ambiente particolare e con sensazioni interiori che avevamo tutti. Siamo arrivati qui con demerito, si vede che siamo una squadra malata. Ma hanno tirato fuori l’orgoglio e la voglia di tirare fuori i tre punti. Abbiamo fatto partite migliori senza portare a casa niente. Ricercavo tanta emotività e ho avuto risposte positive".

Prandelli, invece, si domanda: "Perché non rivedere il rigore al Var?". Il futuro di Eusebio resta comunque incerto. Oggi Monchi volerà da Pallotta per avere il via libera su due operazioni (Sanogo e Wiegl), ma pure per spiegare al presidente la difesa a oltranza di un allenatore che resta col dubbio Panettone. Alla porta c’è sempre Paulo Sousa. E dagli Usa il presidente: "Acque calme, tutto ok".

(F.Balzani)