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EINDHOVEN, NETHERLANDS - SEPTEMBER 16: Promise David of R. Union Saint-Gilloise celebrates scoring his team's first goal during the UEFA Champions League 2025/26 League Phase MD1 match between PSV Eindhoven and R. Union Saint-Gilloise at PSV Stadion on September 16, 2025 in Eindhoven, Netherlands. (Photo by Dean Mouhtaropoulos/Getty Images)
La dura legge del gol, quella che cantava Max Pezzali e che sabato si è abbattuta inesorabile sulla voglia di fuga della Roma di Gasperini. Bella, combattiva ma decisamente poco cinica nel reparto in cui il tecnico (non a caso) aveva chiesto rinforzi precisi, scrive Francesco Balzani su Leggo. Al termine della sfida con l'Inter sono stati 15 i tentativi verso la porta di Sommer, cinque come chiare occasioni da gol. La più evidente è capitata sulla testa di Dovbyk che ha sparato alto a porta spalancata. L'emblema del crollo della maglia numero 9 che ha visto negli anni alternarsi bomber implacabili come Pruzzo, Montella, Batistuta, Dzeko o Lukaku. Ancora peggio finora ha fatto Ferguson: zero gol e una flessione atletica evidente. Che ha portato Gasperini a declassarlo a terza scelta. E ora? Il tecnico vorrebbe provare a rilanciare Dovbyk anche in ottica mercato visto che, a differenza dell'irlandese, l'ucraino è di proprietà della Roma. Ma il ritorno di Bailey sta convincendo Gasp a varare anche in futuro un attacco leggero composto dal giamaicano, Dybala e Soulè. Un alto tasso tecnico che possa sopperire alla mancanza di un riferimento fisico in attacco. In attesa di gennaio quando Gasperini si aspetta un rinforzo pesante che potrebbe essere Zirkzee in prestito dal Manchester United (monitorato anche Promise David dell'Union Saint Gilloise). L'altro problema della Roma riguarda il ruolino di marcia all'Olimpico. I giallorossi finora in casa hanno rimediato tre sconfitte (Torino, Lilla e Inter) in 5 partite. Esattamente il contrario di quanto successo con Mourinho, De Rossi e Ranieri, quando l'Olimpico era il fortino giallorosso. Fin qui, vittorie solo con Bologna e Verona, assai sofferte tra l'altro. Ma questo a Gasp succedeva anche a Bergamo e lo stesso tecnico ha ammesso che in trasferta il suo gioco si sviluppa meglio visto l'atteggiamento diverso delle avversarie
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