Mentre il Napoli cambia allenatore, la Juve dice addio al suo capitano e il Milan incassa il no al settlement agreement dall’Uefa, il calcio italiano è in un limbo. La colpa è dei diritti tv, come riporta Leggo, dopo che le ultime due riunioni della Lega sulla questione sono finite in un nulla di fatto: la maggioranza dei club vorrebbe infatti risolvere il contratto con Mediapro, il gruppo spagnolo che aveva vinto il bando per trasmettere la Serie A, ma la situazione non si sblocca.
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Caos diritti tv, Mediapro vacilla ma ancora resiste
Lega Serie A, a vuoto la nuova votazione per risolvere il contratto con gli spagnoli. Malagò: "Fare presto". C’è voglia di tornare da Sky, ma ai club fa paura la penale
Le trattative proseguono e dietro l’angolo c’è lo spettro di una penale milionaria da pagare agli spagnoli: per evitarla, si fa largo l’ipotesi di una risoluzione consensuale, per poi trattare successivamente con Sky e Mediapro. Secondo la Lega quest’ultima sarebbe inadempiente per non aver presentato la fideiussione necessaria: il cda della controllante Imagina oggi si riunirà per versare altri 186 milioni, come garanzia e integrazione dei 64 già versati.
La battaglia è anche politica, tra i club che spingono per la risoluzione e quelli che impediscono il quorum (tra cui Milan, Lazio e Torino) perché non vogliono incassare meno: uno stallo che ha fatto infuriare Lega e Coni. "Prima si decide e meglio è - ha detto Malagò - alla complicazione si aggiunge il peso della responsabilità".
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