rassegna stampa roma

Il Bayern strappa la coperta della Roma

Garcia ha stupito tutti tendendo fuori Totti, Gervinho, Pjanic e De Sanctis («Non può giocare ogni 3 giorni», dice Rudi) e schierando un 4-4-2 con Florenzi a centrocampo.

Francesco Balzani

Umile davanti ai giganti. Cambia il passivo, ma la lezione del Bayern di Guardiola (privo di Robben e Müuller) alla Roma ieri sera ha ribadito ancora una volta come il calcio italiano sia lontano anni luce dalle super potenze europee. «Le contromisure non sono bastate. Abbiamo però fatto una figura migliore in una sfida impossibile. Abbiamo accettato il fatto che sono più forti, e non siamo crollati come all’andata. La partita più importante è quella di domenica col Torino, questa squadra ha i mezzi per fare suo il campionato», le parole di De Rossi. Garcia è d’accordo: «Sono fiero dei miei ragazzi. Abbiamo cancellato l’immagine dell’andata. Sapevamo che erano fortissimi, ma abbiamo avuto un atteggiamento tattico e mentale di buona fattura. Non hanno avuto troppe occasioni (12 a dire il vero, ndr) e abbiamo trovato il portiere più forte del mondo. Una resa coprirsi così? No, una scelta intelligente ».

Il tecnico ha stupito tutti tendendo fuori Totti, Gervinho, Pjanic e De Sanctis («Non può giocare ogni 3 giorni», dice Rudi) e schierando un 4-4-2 con Florenzi (che ha rimediato un trauma distorsivo alla caviglia destra, out col Toro) a centrocampo. Ne è venuta fuori una Roma che ha limitato i danni , ha subito un “solo” gol per tempo, uscendo dal campo sconfitta per la 4ª volta nell’ultimo mese e che ora dovrà vedersela col Cska Mosca (vittorioso a Manchester) per la qualificazione agli ottavi. «Possiamo superare il girone, il destino è nelle nostre mani. Se mi avessero detto che eravamo secondi dopo il doppio impegno col Bayern avrei firmato», ha concluso Garcia. Soliti complimenti di Guardiola: «La Roma resta una grande squadra e oggi ci ha messo più in difficoltà. Normale si siano difesi di più».

Grande assente Totti che ieri ha vinto il Premio Facchetti: «Ricorderò questi ultimi anni da calciatore con passione. Sicuramente farò parte del progetto americano dopo aver smesso». Lo ha confermato Pallotta ieri in tribuna: «Resterà per sempre con noi. Deciderà lui con quale ruolo. L’Allianz Arena? Il nostro impianto sarà più bello». Nota di merito per i tifosi dei due club entrati a braccetto allo stadio. Quelli del Bayern hanno dedicato uno striscione per Stefano e Cristian, papà e figlioletto che hanno perso la vita al ritorno dallo stadio nella gara d’andata (sabato il Memorial a Fonte Nuova).