L'alba del giorno dopo è triste, piovosa, malinconica. A poche ore dall'addio di De Rossi e Ranieri, che ha scatenato un mix di amore e rabbia domenica sera all'Olimpico, la città si è risvegliata interrogandosi sul futuro. La prima risposta si chiama Gianluca Petrachi, che tra poche ore diventerà a tutti gli effetti il ds della Roma e che incontrerà Pallotta il 3 giugno a Parigi a margine di una riunione dell'Eca. Quel giorno farà parte della nuova Roma pure l'ottavo tecnico della gestione Usa che - a meno di clamorosi colpi di scena - sarà Gian Piero Gasperini.
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A tutto Gasp. Ha detto addio all’Atalanta, la Roma è la sua nuova sfida
Per i giallorossi ha rinunciato alla Champions e tra un mese già al lavoro per l’Europa League
Anche perché la stagione, causa preliminari di Europa League, inizierà praticamente tra un mese in vista del primo impegno europeo del 25 luglio. A meno che il Milan non decida di rinunciare alla competizione.
Il sì del tecnico è arrivato da tempo, manca solo il via libera del presidente dell'Atalanta Percassi che domenica aveva spaventato i dirigenti giallorossi: "Do per scontato che resti a Bergamo".
Parole dettate dall'euforia per una storica qualificazione in Champions. Gasperini ai microfoni era stato più cauto e ieri in un primo incontro col presidente ha ottenuto risposte confortanti. Percassi vorrebbe tenerlo, ma non si opporrà. Il tecnico piemontese firmerà un triennale da 2,5 milioni a stagione e porterà nella capitale parte del suo staff. Compreso l'ex Juventus Bangsbo. Il danese, specializzato nella preparazione atletica. Il progetto, presentato dal Ceo Fienga e da Petrachi, ha convinto quasi subito Gasperini pronto a una nuova sfida in una grande piazza dopo il fallimento con l'Inter nel 2011.
Tre i punti fondamentali: preparazione atletica e allenamenti duri, taglio degli ingaggi e valorizzazione dei tanti giovani di Trigoria. Una rifondazione, o se vogliamo un ridimensionamento.
Partiranno i big Dzeko, Manolas e Kolarov dai quali la Roma ricaverà parte dei 40 milioni di plusvalenza utili per chiudere il bilancio in attivo. La lista degli obiettivi è lunga. In porta si complica Cragno, mentre salgono le quotazioni di Perin e Vlachodimos del Benfica. Ma potrebbe restare come primo Mirante (ieri convocato in nazionale). In difesa Palomino più di Mancini e Lyanco più di Izzo oltre alla suggestione Glik in uscita dal Monaco.
Il centrale brasiliano, dopo il prestito al Bologna, tornerà al Toro ma Petrachi vorrebbe portarlo a Trigoria. A centrocampo serve il sostituto di De Rossi: piace Barella ma la strada in salita, più facile arrivare a uno tra De Roon o Tonali. In attacco il dopo Dzeko non sarà facile. Belotti e Zapata sono al momento fuori budget. Si valutano Llorente (a parametro zero) e e Pavoletti esploso proprio con Gasp al Genoa.
(F.Balzani)
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