Meno 6 punti dalla vetta e meno sette rispetto alla penultima giornata di andata del campionato scorso. Il 2016 della Roma comincia col segno “meno” a farla ancora da padrone, in un declino inesorabile che la allontana non solo dall’Inter capolista ma da tutto il treno delle prime. Il terzo posto, ultimo utile per tornare in Champions, ora è lontano 5 punti e in mezzo c’è anche una certa Juventus che viaggia come un Freccia Rossa. Il 3-3 di Verona, nonostante le due rimonte subite, non è scandaloso considerando l’emergenza con la quale i giallorossi si sono presentati al Bentegodi. È un nuovo sassolino che va ad ingigantire la montagna dei rimpianti che sta oscurando il cielo di Trigoria: altri 2 punti persi dopo quelli di Bologna, di Torino e dopo i 3 dilapidati in casa contro l’Atalanta. Cacciare Garcia? Forse ci si arriverà in caso di fallimento sabato contro il Milan ma è bene chiarire che, arrivati a questo punto del cammino, difficilmente servirebbe a invertire l’inerzia. Spalletti, il nome più gettonato per la sostituzione, potrebbe gettare le basi per la prossima stagione così come fece Mancini con l’Inter ereditata da Mazzarri a fine novembre 2014, smontata e ricostruita quasi da zero.
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A Trigoria cresce il Monte dei Rimpianti
Il terzo posto, ultimo utile per tornare in Champions, ora è lontano 5 punti e in mezzo c’è anche una certa Juventus che viaggia come un Freccia Rossa
(R. Buffoni)
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