Il senso di Mancini per Zaniolo ora ci è molto più chiaro. Ci sono volute un paio di prodezze e altrettante partite sopra le righe per capire che il ct non occupa a caso quel ruolo e che il suo gusto estetico va molto oltre il colore delle sciarpe da abbinare alle giacche. "Zaniolo? Qualcuno mi ha dato del matto, ha detto che chiamavo gli sconosciuti. Ma di lui già sapevo qualcosa e l’ho voluto vedere dal vivo. Mi sembra che i fatti mi diano ragione". Non c’è rivincita nelle parole di Mancini, ma solo fiera legittimazione di una capacità non comune di intravedere argenteria laddove magari altri vedono solo semplice bigiotteria. Zaniolo poi è molto manciniano: tratta la palla con i guanti, non la calcia ma la accarezza. E sembra anche divertirsi, a volte troppo, davanti all’avversario. È nato un campione? Presto per dirlo, di sicuro sappiamo che il ct (Zaniolo, ma anche Sensi e Tonali) sa dove mettere le mani. Non è tutto, ma vista l’aria che tirava è già molto. Lo scrive La Stampa.
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Il senso di Mancini per Zaniolo
È nato un campione? Presto per dirlo, di sicuro sappiamo che il ct (Zaniolo, ma anche Sensi e Tonali) sa dove mettere le mani
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