Stessa Romalunatica, altro risultato. La migliore differenza tra campionato e ChampionsLeague. Come riporta "La Stampa", a Mosca, tirando fuori le unghie, sprecando, soffrendo e sfruttando il regalo di Magnusson di 35’ in superiorità numerica, la strana Roma di questi indecifrabili tempi tra il chiaro e lo scuro riesce nell’impresa di vincere una partita che in Serie A avrebbe pareggiato o perso. Missione compiuta: Cska regolato a domicilio (2-1) anche nel secondo appuntamento in quindici giorni, un solo punto alla certificazione aritmetica del passaggio del turnoavvenuto e possibilità di spareggiare con il Real Madrid all’Olimpico per il primo posto nel girone. Manolas e Lorenzo Pellegrini, non solo per le reti, i due assi pigliatutto che permettono per una volta a Di Francesco di nascondere sotto il tappeto della vittoria la polvere degli ormai cronici cali di tensione, della continua altalena tra alti e bassi, di alcuni inconcepibili errori di mira (Florenzi e Dzeko, in primis) e della luna storta di qualche giocatore (sempre Dzeko).
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Gli ottavi a un passo. La Roma di coppa non perde un colpo
La strana squadra giallorossa di questi indecifrabili tempi tra il chiaro e lo scuro riesce nell’impresa di vincere una partita che in Serie A avrebbe pareggiato o perso
(M. De Santis)
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