(repubblica.it - M. Pinci) - Zeman punta sulla Roma. Senza alcun dubbio: “La nostra la squadra che si è rafforzata di più – annuncia il tecnico boemo – e Destro è il miglior colpo del mercato”. Una promozione al lavoro della società e al gruppo a sua disposizione, alla vigilia del test più duro di questa estate: a San Siro, contro l’Inter, per dimenticare il passo falso dell’esordio interno con il Catania.
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Zeman punta in alto “Non ci basta partecipare”
(repubblica.it – M. Pinci) – Zeman punta sulla Roma. Senza alcun dubbio: “La nostra la squadra che si è rafforzata di più – annuncia il tecnico boemo – e Destro è il miglior colpo del mercato”.
GIOCHIAMO PER VINCERE -Eppure, nonostante l’avvio stentato, Zeman non dubita dei suoi giocatori: “Noi come Roma non possiamo partecipare tanto per partecipare, dobbiamo dimostrare sul campo di poter lottare con tutti. Per me abbiamo le qualità per giocarcela con chiunque”. Un segnale chiarissimo: la Roma gioca per vincere. Non si nasconde l’allenatore, che punta principalmente sul lavoro di gruppo: “Ho a disposizione una rosa importante, non saranno i giocatori più forti del campionato, ma spero di riuscire a formare la squadra migliore”. Inequivocabile. Anche perché l’estate ha portato un rafforzamento in ogni reparto promosso a pienissimi voti dal boemo: “La squadra che si è rinforzata di più è la Roma, il colpo migliore del mercato è Destro. Se mi manca qualcosa? No niente”. Sulla cessione di Bojan: "E' un giocatore bravo, il problema è che il suo entourage aveva chiesto un determinato minutaggio che io non potevo garantire". E a chi gli fa notare che forse prima dell’esordio in campionato si approcciava alla stagione con troppo entusiasmo, Zeman risponde: “Meglio avere entusiasmo che stare sotto terra”. Entusiasmo che oggi sembra però un po’ meno evidente. Anche in ragione, forse, di una sfida impegnativa contro un’altra delle regine del mercato estivo: “Ma queste sfide mi piacciono – assicura Zeman – perché devi dimostrare di essere più forte”.
TRIDENTE D'ATTACCO - Ma dimostrazioni Zeman ne chiede anche a chi a 36 anni non avrebbe bisogno di darne. Nel ruolo di esterno a sinistra del tridente all’esordio non ha convinto l’allenatore: “Il ruolo è lo stesso che faceva 13 anni fa – ricorda – ma i movimenti sono diversi da quelli che fatto domenica”. Una piccola critica, ma anche zucchero: “Se non pensassi che può fare di più in quella posizione non ce lo metterei”. E allora ancora Totti, magari in un tridente “pesante”, con Totti, Osvaldo e Destro, al debutto in gare ufficiali con la Roma contro la squadra in cui è cresciuto ma con cui non ha mai debuttato. Un tridente forse troppo sbilanciato. “Totti Osvaldo e Destro insieme? Se è funzionale si vede con i risultati sul campo”, risponde il tecnico. “Ma tutti e tre hanno dimestichezza con la porta avversaria, possono servire. Anche se in certe partite sarà difficile utilizzarli tutti insieme”. E quella con l’Inter non sembra forse l’occasione migliore per gli esperimenti. “Sono una squadra che ha cambiato dopo anni di successi, sono partiti giocatori che hanno fatto vincere a lungo, ci sono tanti nuovi, bisogna vedere come si inseriranno”. Una squadra che anche Zeman ha sfiorato anni fa: “Sì, c’è stato qualcosa in passato, ma ero moralmente in parola con altra squadra”.
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