(La Repubblica-F.Ferrazza) Venti anni dopo è ancora la Roma di Totti. L’unico superstite del primo periodo zemaniano, è stato uno dei primi a presentarsi ieri mattina a Trigoria,
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“Vent’anni in giallorosso, il mio orgoglio”
(La Repubblica-F.Ferrazza) Venti anni dopo è ancora la Roma di Totti. L’unico superstite del primo periodo zemaniano, è stato uno dei primi a presentarsi ieri mattina a Trigoria,
senza di lui non si potrebbe alzare il sipario sulla nuova stagione. La 20esima in giallorosso, un record che impressiona prima di tutto lui stesso. «E’ per me un orgoglio enorme aver raggiunto questo traguardo — am- mette il numero dieci — sono pronto, come sempre, a ripartire, per fare una grande stagione».
E ritrova Zeman sulla panchina. «L’ho rivisto come sempre. Fuma molto e chiacchiera poco, ma quando parla, le sue sono parole pesanti. Ha grande voglia e grandi stimoli, some sempre, speriamo di fare un buon anno». Una delle principali curiosità è legata proprio alla posizione che il boemo darà a Totti nel tridente. Alle telecamere del canale di casa ammette di avere la possibilità di battere altri record realizzativi. «Col mister gli attaccanti hanno più occasione di fare gol, quindi io dovrò cercare di sfruttare il più possibile questa occasione». Un’occasione irripetibile, quindi, per Zeman e per Francesco, abbronzatissimo e molto sereno, perché passano gli anni, ma la Roma resta sempre la sua, è lui la vera attrazione di un gruppo pieno di giovani. Talento assoluto, riconosciuto dai più grandi campioni. «Ero in un ristorante a Ibiza — il significativo aneddoto — e mi sono ritrovato Messi, che mi è venuto a salutare, chiedendomi di fare una foto con lui. Se lo avessi visto io avrei fatto lo stesso».
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